Simula un’aggressione per farsi comperare un telefonino: è accaduto nei giorni scorsi a Carpi, nel Modenese. Protagonista della vicenda un ragazzino di 11 anni che, una volta arrivato a scuola, ha raccontato agli insegnanti di avere subito un’aggressione mentre stava raggiungendo a piedi la scuola media Guido Fassi.
L’11enne ha detto di essere stato avvicinato da un uomo travisato in volto che l’ha colpito più volte all’altezza dello stomaco, prima di fuggire.
Per questo a metà mattina, lamentando dolori al ventre, ha chiesto all’insegnante di avvertire i genitori, ai quali ha poi raccontato di essere stato vittima dell’aggressione. I genitori preoccupati l’hanno prima accompagnato al pronto soccorso, dove il ragazzino è stato visitato e dimesso poco dopo con tre giorni di prognosi, e poi dai Carabinieri, per sporgere denuncia.
I Militari hanno però subito capito che qualcosa non andava: l’11enne, incalzato dai Carabinieri ed anche dalla madre, è infine crollato, ammettendo di essersi inventato tutto perché voleva un cellulare: “Mi sono inventato tutto perché voi non mi comprate un cellulare, tutti i miei amici ce l’hanno. E se mi avessero aggredito veramente? Come avrei potuto avvertirvi?”
Il risultato non è stato però quello sperato: i genitori compreranno sì il cellulare al loro figlio, ma solo al compimento del diciottesimo anno d’età.