E’ stato individuato dai Carabinieri l’automobilista che nella tarda serata di lunedì 31 luglio ha investito e ucciso il 13enne Chris Obeng Abom a piedi, non lontano dalla sua casa di Negrar, in Valpolicella, nel Veronese. Il ragazzino è deceduto ieri mattina in ospedale, dove era stato trasportato dopo l’incidente.
Come riportato dalla stampa locale, i Militari sono risaliti all’identità dell’uomo grazie al sistema di videosorveglianza comunale e ai detriti dell’auto trovati sull’asfalto, un frammento del fanale e a parte dello specchietto retrovisore. I Carabinieri hanno così individuato il mezzo, intestato a una donna di 64 anni, ma in uso al figlio, che ieri lo aveva nuovamente usato per andare al lavoro. Si tratta di un 39enne del posto, operaio, con piccoli precedenti tra cui spaccio di stupefacenti e guida in stato di ebbrezza.
Raggiunto dai Militari, l’uomo avrebbe ammesso di essere stato lui alla guida della vettura ma di non aver investito nessuno.
L’auto è stata sequestrata e il 39enne denunciato in stato di libertà per i reati di omicidio stradale, fuga in caso di incidente ed omissione di soccorso.
Intanto i medici della terapia intensiva e d’emergenza dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Verona, che la notte scorsa hanno soccorso Chris Obeng Abom, hanno detto che il giovane “poteva essere salvato se fosse stato soccorso” subito dopo l’incidente. (fotografia di repertorio)