Servizio di Gabriele Guastella
LAZIO (4-3-3) – 1 Strakosha; 23 Hysaj (dal 43′ st 29 Lazzari), 3 Luiz Felipe, 33 Acerbi (dal 25′ 4 Patric), 77 Marusic; 21 Milinkovic Savic, 32 Cataldi (dal 14′ st 6 Lucas Leiva), 10 Luis Alberto; 9 Pedro (dal 14′ st 20 Zaccagni), 17 Immobile, 7 Felipe Anderson. A disp. 25 Reina, 31 Adamonis, 26 Radu, 19 Vavro, 88 Basic, 28 André Anderson, 94 Muriqi, 27 Moro. All. M. Sarri
EMPOLI (4-3-2-1) – 13 Vicario; 30 Stojanovic, 34 Ismajli, 33 Luperto, 65 Parisi (dal 33′ 3 Marchizza); 27 Zurkowski (dal 1′ st 25 Bandinelli), 28 Ricci (dal 28′ st 42 Viti), 8 Henderson; 11 Di Francesco, 10 Bajrami (dal 17′ st 5 Stulac); 19 La Mantia (dal 28′ st 99 Pinamonti). A disp. 1 Ujkani, 22 Furlan, 20 Fiamozzi, 36 Pezzola, 23 Asllani, 7 Mancuso. All. A. Andreazzoli
Arbitro: Sig. A. Giua di Olbia (Dei Giudici-Moro | IV Uff.le Miele – VAR Banti – Di Iorio)
Marcatori: al 5′ rig. 10 Bajrami (E), al 8′ 27 Zurkowski (E), al 14′ 17 Immobile (L); al 22′ st 21 Milinkovic-Savic (L), al 31′ st 11 Di Francesco (E), al 48′ st 21 Milinkovic-Savic (L).
Note: Angoli Lazio 9 Empoli 2. Ammoniti: al 10′ 65 Parisi (E), al 19′ 3 Luiz Felipe (L), al 34′ 3 Marchizza (E); al 7′ st 9 Pedro (L), al 16′ st 77 Marusic (L), al 27′ st 10 Luis Alberto (L), al 39′ st 33 Luperto (E), al 49′ st 25 Bandinelli (E). Espulsi: -. Recupero: 3′ pt- 7′ st. Spettatori: 30.000 (stadio aperto al 50% per l’emergenza sanitaria).
Un Empoli con qualche defezione importante, Haas e Damiani infortunati, a cui si sono aggiunte le indisponibilità di Tonelli, Romagnoli e Cutrone, è chiamato ad una difficile trasferta in casa della Lazio dell’ex Maurizio Sarri che ha già vinto 3-1 in casa dell’Empoli nel match d’andata.
Andreazzoli schiera un po’ a sorpresa La Mantia dal primo minuto con Pinamonti in panchina, e supportando il numero diciannove azzurro con Di Francesco e Bajrami alle spalle. A centrocampo spazio a Ricci play basso con Zurkowski ed Henderson ai lati.
Difesa con Ismajli e Luperto centrali, Stojanovic e Parisi sulle fasce, per uno schieramento ad albero di Natale con il 4-3-2-1 di “baldiniana” memoria.
Sarri invece opta per il 4-3-3 con Immobile perno centrale assistito da Pedro e Felipe Anderson. L’ex Hysaj terzino destro, tra i biancoceleste l’unico indisponibile è Akpa Akpro.
PRIMO TEMPO – Parte forte l’Empoli che dopo otto minuti è sul due a zero. Al quarto Di Francesco anticipa Strakosha in uscita e appoggia in area ma viene anche travolto dal portiere. Per Giua è rigore che anche il Var conferma: dal dischetto è freddo Bajrami che spiazza il connazionale e porta in vantaggio la squadra di Andreazzoli.
La Lazio reagisce subito ma offre il fianco ai toscani che dentro al minuto 8 raddoppiano con una veloce azione di ripartenza. Bajrami servito da Stojanovic appena dentro l’area di rigore all’altezza del vertice destro calcia in diagonale, Di Francesco tenta il colpo di tacco a ridosso dell’area piccola, il pallone schizza dalle parti di Zurkowski che da centro area deposita in rete.
La reazione della Lazio, che subisce anche qualche fischio dell’Olimpico, è veemente e produce il quasi immediato gol del solito Immobile (14′).
La partita resta davvero di grande godimento perché la Lazio spinge alla ricerca del pareggio, i biancocelesti colpiscono una traversa con Felipe Anderson, ma l’Empoli è pungente ad ogni ripartenza: così Vicario interviene su Immobile, Luperto ribatte un tiro di Luis Alberto, e dall’altra parte La Mantia spreca una buona opportunità calciando alto mentre Bajrami proprio sul gong spedisce di pochissimo sul fondo con La Mantia appostato a pochi passi dalla linea di porta, dopo che Henderson aveva provato a creare qualche grattacapo alla difesa di Sarri.
Un primo tempo condizionato anche da due cambi obbligati per i due tecnici. Sarri deve rinunciare ad Acerbi per un problema muscolare, al suo posto lo spagnolo Patric dal 25′, e per lo stesso problema Andreazzoli deve effettuare un avvicendamento sulla corsia sinistra con Parisi che al 33′ deve alzare bandiera bianca, al suo posto Marchizza.
SECONDO TEMPO – Squadre in campo con un cambio nell’Empoli: c’è Bandinelli al posto di Zurkowski.
La partenza della Lazio è veemente: in cinque minuti i biancocelesti collezionano qualcosa come sei palle gol con Pedro, Immobile, Luis Alberto e Milinkovic Savic che però non trovano lo specchio della porta, questione di centimetri sull’occasione di Pedro.
Passata la sfuriata iniziale l’Empoli si riorganizza e riesce a tenere testa agli avversari, a cui concedono un’altra occasione con Luis Alberto che calcia sull’esterno della rete (15′).
Andreazzoli vede però un Empoli un po’ vuoto in mezzo al campo e decide di passare al 4-4-2 inserendo Stulac al posto di Bajrami, così gli azzurri passano al nuovo modulo che consente di soffrire un po’ meno sulle fasce (dal 18′).
La Lazio però al 21′ riesce a trovare comunque il gol del pareggio con una prodezza di Milinkovic che di prima intenzione gira all’angolino alla destra di Vicario, chiudendo un’azione di prima a cui hanno partecipato tutti gli uomini offensivi.
Raggiunto il 2-2 la Lazio preme ancora e al 27′ protesta vivacemente per un presunto contatto in area di rigore tra Bandinelli e Felipe Anderson. Il contatto c’è ma è il giocatore della Lazio che va a toccare Bandinelli, tra l’altro fuori dall’area di rigore. Le proteste sono talmente eccessive che Luis Alberto getta il pallone in tribuna prendendosi il giallo.
Andreazzoli cambia ancora: dentro Pinamonti al posto di La Mantia e Viti al posto di Ricci con gli azzurri che passano in pratica al 3-5-2. Un modulo che permette di difendere in cinque e attaccare sfruttando le posizioni più alte degli esterni. Ed è una caratteristica che probabilmente è decisiva per un episodio inaspettato.
Infatti, nel momento emotivo di massima tensione, un po’ a sorpresa, l’Empoli torna in vantaggio.
Al minuto 30′ giocata clamorosa di Marchizza, appunto uno dei due esterni dei cinque di difesa, che scherza Marusic e Patric ed entra in area di rigore dal lato corto sinistro servendo su un piatto d’argento un pallone che Di Francesco spedisce alle spalle di Strakosha.
Due a tre Empoli e Olimpico gelato. Un gelo che dura due minuti perché a scaldare l’Olimpico c’è un nuovo colpo di scena. La Lazio conquista calcio d’angolo su cui Patric interviene deviando in porta. Pareggio immediato, come le proteste dell’Empoli sono immediate. Giua da gol, ma il VAR lo frena e poi lo chiama al monitor. Il tocco è nettamente con la mano e il gol viene annullato dopo quattro interminabili minuti di consultazione, alla fine è un fermo immagine decisivo che inchioda il difensore spagnolo.
Si resta sul 2-3 Empoli, la Lazio però insiste e forse nel momento in cui i padroni di casa sembrano aver perso l’ossigeno sufficiente per la rimonta ecco che arriva un altro episodio chiave in area empolese. Luperto salta e anticipa Immobile, ma il gomito colpisce l’attaccante laziale che finisce a terra. Per Luperto anche un giallo pesante: era in diffida e salterà la sfida contro il Sassuolo.
Dal dischetto Immobile forte e teso verso l’angolino alla destra di Vicario, proprio quell’angolo che battezza Vicario che respinge tenendo l’Empoli in vantaggio: terzo rigore parato dal portiere azzurro in campionato, dopo quelli ad Arnautovic e Ilicic, e quindicesimo non realizzato dal centravanti della nazionale nella Serie A.
A due dal termine Sarri, che aveva mandato in campo Lucas Leiva e Zaccagni al posto di Cataldi e Pedro, inserisce anche Lazzari al posto dell’ex Hysaj per provare l’assalto finale.
Un assalto che produce il gol del pari al terzo dei sette lunghissimi minuti di recupero con Milinkovic Savic che salta tra Viti e Marchizza e batte Vicario. Poi un altro giallo pesante per l’Empoli: Bandinelli era in diffida e salterà anche lui il Sassuolo.
Resta il tabù Olimpico-Lazio per l’Empoli in Serie A: gli azzurri, anche se oggi ci sono andati molto vicini, non sono mai riusciti a vincere nel massimo campionato e quello di oggi è il quarto pareggio della storia, il secondo per 3-3 dopo il precedente della primavera del campionato 2005/06.
Ma è un punto pesante ed importante che porta gli azzurri a quota 28, rinsaldando la parte sinistra della classifica.
Contro il Sassuolo, domenica 9 gennaio, oltre alle sicure assenze di Luperto e Bandinelli oltre all’infortunato Haas, si dovranno valutare le condizioni di Parisi, uscito per infortunio, e degli altri tre indisponibili di oggi Cutrone, Romagnoli e Tonelli.