Dopo la denuncia, sporta alcune settimane fa, da una ragazza poco più che ventenne, la Polizia di Stato di Modena ha identificato due italiani di 20 e 31 anni, che sono stati denunciati per il reato di truffa in concorso.
La giovane aveva ricevuto un messaggio sul proprio cellulare con la comunicazione di una transazione bancaria a proprio carico e l’invito a contattare un numero per bloccare l’operazione. Il nominativo del mittente, il cui numero di telefono non era visibile, era un noto istituto di credito, presso il quale la 20enne aveva effettivamente un conto corrente attivo. Al numero indicato aveva risposto un uomo che si era presentato come un operatore antifrode, avvisandola che a stretto giro sarebbe stata contattata da un appartenente alla Polizia Postale. Il fantomatico poliziotto le aveva poi fornito indicazioni per bloccare l’operazione, di fatto inducendola a effettuare un bonifico istantaneo e uno ordinario per oltre 3000 euro su un conto corrente di cui le aveva fornito l’IBAN. Accortasi poi della truffa, la giovane era riuscita a bloccare solo uno dei due bonifici.
L’indagine della Polizia ha permesso di risalire all’identità dei due indagati, già noti alle Forze dell’Ordine per fatti analoghi.
Occorre prestare la massima attenzione a questo tipo di messaggi ingannevoli; nel dubbio è opportuno contattare subito il referente della filiale della propria banca attraverso i numeri di telefono ordinari e non quelli indicati nel sms. (fotografia di repertorio)