Sarebbe stata aggredita alle spalle e colpita a morte, senza avere avuto nemmeno il tempo di reagire. È quanto emergerebbe, come riportato dalla stampa locale, da una prima ispezione medico-legale sul corpo di Sara Buratin, vittima dell’ennesimo femminicidio.
La donna, 41 anni, è stata colpita a coltellate nel cortile della villetta di sua madre a Bovolenta, nel Padovano, nella mattinata di ieri, martedì 27 febbraio. Da quel momento il compagno della donna risulta irreperibile: il suo furgoncino sarebbe stato trovato all’interno del fiume Baccaglione, nella frazione di Ca’ Molin. Il mezzo non è ancora stato recuperato a causa delle condizioni meteo e della piena che sta interessando il fiume.
In base alla ricostruzione dei Carabinieri, ieri mattina intorno alle 11.00 l’uomo, operaio 39enne, avrebbe teso a Sara un agguato, nascondendosi all’interno della rimessa degli attrezzi, nel cortile dell’abitazione, e poi l’avrebbe colpita più volte nella parte superiore del corpo, utilizzando un coltello da caccia.
A trovare il corpo è stata la madre della vittima che ha subito chiamato il 112, prima di accusare un malore. Sul posto sono giunti i Carabinieri di Padova.
La 41enne lascia una figlia adolescente, di appena 15 anni. Come scrivono i media locali, Sara e il compagno si stavano separando e per questa ragione la donna si era traferita con la figlia a casa della madre, dove è avvenuto il delitto. (fotografia di repertorio)
AGGIORNAMENTO 29 febbraio – ore 17.00: i sommozzatori dei Vigili del Fuoco hanno recuperato un corpo all’interno del furgone finito due giorni fa nel fiume. Si presume possa trattarsi del cadavere di Alberto Pittarello, il 39enne sospettato di aver ucciso la compagna Sara Buratin martedì scorso. Al momento non ci sono conferme ufficiali.
1° marzo: il corpo recuperato nel fiume Bacchiglione è quello di Alberto Pittarello. La conferma, come riporta l’Ansa, arriva dai Carabinieri di Padova.
