Una storia di affetto e tenerezza che stringe il cuore: è quella che arriva dalla Toscana e vede protagonisti Giancarlo, un signore anziano, e Nina, la sua gatta nera. A raccontarla è il quotidiano La Nazione.
Giancarlo Vannelli aveva adottato Nina sul porto di Viareggio ed insieme avevano vissuto su una barca per ben 15 anni. Lui si prendeva cura di lei e lei era diventata una preziosa fonte di amore e affetto: l’uomo aveva dovuto affrontare il terribile lutto della perdita della figlia, morta di malaria in Africa a 44 anni.
Poi a 86 anni le condizioni di salute di Giancarlo ne impongono il trasferimento a Firenze, dove viene assistito da due badanti. La micia, ormai 19enne, viene così portata al gattile dove riceve le cure delle volontarie e dove ogni tanto la va a trovare Silvio Onnis, un amico di Giancarlo. Al quotidiano, Onnis racconta che ogni volta che va al gattile ha la sensazione che la gatta lo voglia seguire, come se cercasse Giancarlo e se sapesse che lui potrebbe condurla dal suo proprietario.
A quel punto l’uomo decide di portarla a Firenze per farli di nuovo incontrare e racconta che Giancarlo, ormai allettato, ha provato una gioia immensa quando Nina si è posata sulla sua pancia. Nel giro di pochi giorni però la gatta smette di mangiare e viene trovata morta alle due notte all’interno di un armadio. Giancarlo la seguirà la notte seguente, morendo anche lui alla stessa ora. (fotografia di repertorio)
