25 settembre 2019 – E’ finita nell’indagine “Il canto delle sirene” della Procura di Potenza sui falsi invalidi.
Stiamo parlando di Assunta Santarsiero, 62 anni, di Pignola (Potenza), mamma della cantante Arisa.
La donna è accusata di truffa in concorso: nel 2017 fu “accompagnata dal marito e trasportata su carrozzina” nel Tribunale di Potenza, “perché non in grado di camminare autonomamente” e “al momento dell’esame clinico si dimostrò impossibilitata a provvedere ai suoi elementari bisogni e a svolgere gli atti quotidiani della vita senza assistenza, traendo così in inganno” – ha scritto nell’ordinanza il gip Lucio Setola – “il perito nominato dal giudice del Tribunale civile”. Al termine dell’iter burocratico, Santarsiero avrebbe ottenuto la condizione di invalidità civile e i benefici dell’indennità di accompagnamento: 24mila euro i sussidi intascati senza averne diritto. La 62enne sarebbe poi stata vista uscire di casa da sola, senza assistenza, anche per curare l’orto, dimostrando dunque che la sedia a rotelle era tutta una messinscena, come ha sottolineato il giudice. Santarsiero ora è indagata a piede libero con l’accusa di truffa in concorso nei confronti dell’Inps.
L’inchiesta vede al momento coinvolte 40 persone, cinque delle quali agli arresti domiciliari, per truffa ai danni dello Stato di 530mila euro.