Sorpreso al volante con un tasso alcolemico ben sopra ai limiti, più del doppio di quello consentito, si scopre che in realtà non aveva toccato nemmeno una goccia d’alcol, ma era affetto da una rara sindrome intestinale (detta sindrome della fermentazione intestinale). E’ accaduto a un 46enne negli Stati Uniti.
A riportare la curiosa vicenda è la prestigiosa rivista BMJ Open Gastroenterology. L’uomo non sapeva di avere quella malattia fino a quando, beccato dalla Polizia in uno stato presunto di ubriachezza, ha negato con forza di avere alzato il gomito ed è stato accompagnato in ospedale per essere sottoposto a specifici test medici.
Questi esami hanno rivelato che l’intestino del 46enne ospitava una colonia di funghi, tra cui Saccharomyces cerevisiae, più comunemente noto come lievito di birra. Praticamente attraverso la fermentazione degli amidi vengono prodotte, dal sistema digestivo, quantità di etanolo. Il 46enne è stato sottoposto a un test: gli è stato somministrato un pasto a base di carboidrati a seguito del quale i suoi livelli di alcol nel sangue sono effettivamente aumentati.
L’uomo è così stato trattato con farmaci antifungini e con dei probiotici per ripristinare i batteri intestinali sani. A provocare tale sindrome è stato probabilmente l’uso prolungato di antibiotici a cui il 46enne è stato sottoposto per altre patologie.