Un danno da 20 mila euro: è quello provocato da un cinghiale che, arando il terreno con il muso, ha danneggiato un contenitore in cui era nascosta della droga, in base a quanto raccontato da uno spacciatore nel corso di una telefonata intercettata dagli inquirenti.
L’indagine, che ha avuto inizio dall’omicidio del 21enne albanese, Andrea N’Doja, avvenuto nel 2018 a Sinalunga, in provincia di Siena, ha dato modo ai Carabinieri di scoprire una rete di spaccio di cocaina con base tra Siena e Arezzo. Gli spacciatori riponevano la droga all’interno di barattoli nascosti nel bosco.
Nei guai quattro persone, tre albanesi e un calabrese: per due di loro sono scattate due custodie cautelari in carcere, per altre due obblighi di dimora.
Lo stupefacente proveniva da Perugia ed era poi nascosto e spacciato tra la Toscana e l’Alto Adige.