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Coronavirus: da oggi l’Italia riparte con la Fase 2

Da oggi fino al 17 maggio sarà in vigore la Fase 2, non è un liberi tutti, ma si allentano un po’ di restrizioni in vigore dallo scorso 11 marzo.

Il Viminale ha emesso la nuova autocertificazione da poter utilizzare da oggi, ma specifica che è ancora valida anche quella precedente, eliminando le parti non attuali (Clicca qui per la nuova autocertificazione compilabile). Si dovrà utilizzare il modulo di autocertificazione per specificare le ragioni dello spostamento, che sono quattro: motivi di lavoro (per i quali basterà esibire il tesserino del lavoro o una lettera dell’azienda), salute, assoluta urgenza, situazione di necessità, circostanza nella quale ricade anche la possibilità di recarsi dai propri “congiunti” (parenti fino al sesto grado e relazioni connotate da duratura e significativa comunanza di vita e di affetti). Si lasciano poi 6 righe in bianco in cui il cittadino può specificare la ragione dello spostamento. Per quanto riguarda i congiunti, basterà indicare il grado di parentela, ma non l’identità della persona che si va a trovare.

Una circolare del ministero dell’Interno sollecita chi esce a evitare assembramenti e invita chi effettua controlli a valutare i casi con prudente ed equilibrato apprezzamento: non ci saranno droni a inseguire i runner nei parchi, ma verranno puniti gli assembramenti di persone. Il ministro Speranza lancia un appello a tutta la popolazione al senso civico, a non precipitarsi tutti fuori rischiando di far alzare di nuovo la curva dei contagi ed esser costretti a un nuovo lockdown.

Per chi dovrà rientrare al proprio domicilio o residenza, potrà farlo ma, una volta rientrati, non si potrà più uscire dai confini della regione in cui ci si trova, se non per comprovate esigenze lavorative o di assoluta urgenza, ovvero per motivi di salute.

Gli sportivi potranno riprendere gli allenamenti di sport di squadra, nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri e del divieto di ogni forma di assembramento.

Per le attività produttive non sarà obbligatorio inviare le richieste di autorizzazione ai prefetti, ma ci saranno controlli per garantire la sicurezza dei lavoratori e per assicurarsi che gli ambienti di lavoro abbiano idonei livelli di protezione.

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