La tragedia si è consumata domenica 12 luglio, in un agriturismo a Bosco Mesola, in provincia di Ferrara, dove Maximiliano (di soli 5 anni) è annegato in piscina. Si trovava nella struttura insieme alla madre, quando è finito in acqua e l’intervento dei soccorritori è stato vano.
Oggi continuano le indagini di magistrati e investigatori per capire come sia possibile che un bambino così piccolo sia riuscito ad annegare in una piscina davanti a decine di persone e che nessuno si sia accorto di nulla. Il pubblico ministero Stefano Longhi, che coordina le indagini, ha iscritto nel registro degli indagati la mamma di Maximiliano e il titolare dell’agriturismo. Attualmente l’ipotesi di reato è di omicidio colposo, un atto dovuto in vista dell’autopsia del piccolo.
L’autopsia chiarirà se il piccolo ha avuto un malore una volta entrato in acqua, come riporta il Resto del Carlino, potrebbe aver avuto una congestione, considerando che poco prima aveva mangiato un gelato e, forse, per questo non è riuscito a chiedere aiuto. Oppure è semplicemente annegato per esser entrato in una zona in cui l’acqua era troppa alta per lui. Per il magistrato però questi aspetti non cambierebbero l’eventuale quadro delle responsabilità: Maximiliano era troppo piccolo e non doveva stare in quella piscina.