Sulla Luna di acqua ce n’è, è ghiacciata ed è sufficiente per dissetare future colonie. Inoltre sarebbe anche più accessibile del previsto.
A rivelarlo due studi pubblicati su Nature Astronomy: il primo, coordinato dalla Nasa, dimostra la scoperta inequivocabile della ‘firma’ della molecola di acqua (H2O), rilevata per la prima volta sulla Luna dal telescopio Sofia. Il secondo studio, condotto dall’Università del Colorado, stima invece che oltre 40.000 chilometri quadrati di superficie lunare potrebbero intrappolare acqua sotto forma di ghiaccio all’interno di cavità ombreggiate.
La possibile presenza dell’acqua sulla Luna era nota da circa dieci anni, mancava però la conferma, dal momento che non era ancora possibile distinguere le molecole di H20 da quelle di composti contenenti gruppi idrossilici OH, a causa dei limiti strumentali.
L’ipotesi è che sia accumulata in materiali di vetro o fra i grani che compongono il suolo lunare e che, grazie a questa protezione, si sia mantenuta intatta.
Secondo la nuova ricerca, infatti, molti accumuli di acqua gelida potrebbero essere sfuggiti alle osservazioni precedenti. Secondo gli autori ci sarebbero moltissimi serbatoi di H2O molto piccoli (alcuni soltanto di diametro pari a un centimetro) passati inosservati proprio a causa della loro struttura.