In Corea del Sud vige ancora l’obbligo di leva, prevista allo scoccare dei 28 anni. Età in cui rientra anche Kim Seok-jin il membro più anziano dei BTS, la più popolare delle band K-pop, che il 4 dicembre compirà proprio 28 anni. Però la band è salva, grazie a una legge creata ad hoc e ribattezzata ‘salva BTS’, che permetterà ai re del K-pop di posticipare la leva obbligatoria, che nel paese dura 20 mesi, di due anni dal compimento del 28° anno d’età.
Questo provvedimento servirà anche ad altri artisti coreani, in precedenza le deroghe erano previste solo per atleti che avessero ottenuti grossi riconoscimenti in competizioni internazionali e ai musicisti classici, mentre rimanevano esclusi musicisti pop, artisti della tv e cinema.
“E’ un dovere sacro difendere il nostro paese, ma ciò non implica che tutti debbano portare un’arma”, ha spiegato Noh Woong-rae, uno dei deputati che ha presentato la legge in concomitanza alla pubblicazione di “Dynamite”, singolo dei BTS che ad agosto ha totalizzato oltre 100 milioni di visualizzazioni su YouTube in 24 ore. Durante un’intervista sulla CBS Sunday Morning, Jin ha sottolineato il suo impegno e il rispetto per il proprio paese: “Come coreano è naturale. Un giorno, quando il dovere chiamerà, saremo pronti a rispondere e a fare del nostro meglio”, ha detto.
I BTS sono un vero tesoro per la Corea del Sud, come si può leggere su Forbes, il volume d’affari mosso ad ottobre tra diritti, vendite, biglietti e merchandise ha contribuito al prodotto interno lordo nazionale per circa 5 miliardi di dollari.