Allungare l’anno scolastico per recuperare un po’ di tempo perso, restando sui banchi anche a giugno. E’ una delle prime idee messe in campo da Mario Draghi nel suo programma.
I test sono impietosi. Gli studenti con la didattica a distanza imparano mediamente poco.
Soprattutto alle superiori, nelle famiglie dove i ragazzi sono meno seguiti o i genitori meno istruiti, c’è un enorme dispersione scolastica e ai ragazzi basta spegnere telecamera e microfono del Pc per fare ciò che credono durante le lezioni.
Sui banchi 10 giorni in più, due settimane, fino a fine giugno.
Piacerà a studenti, genitori, insegnanti e ai sindacati dei lavoratori della scuola?
Ne abbiamo parlato a Bruno Mattina, con Clarissa Martinelli e Antonio Valli, leggi tutti i commenti degli ascoltatori.