In questi giorni a Milano, come in buona parte d’Italia, gli studenti stanno seguendo le lezioni con la didattica a distanza. Proprio quello che stava facendo Simone, studente di un istituto tecnico a Milano, ed è stata una vera fortuna per la sua vicina di casa. La signora anziana che abita al suo fianco, durante il pomeriggio ha suonato alla sua porta, perché il nipotino, di soli tre anni, stava soffocando per aver inghiottito un giocattolo.
Il 20enne ha raccontato al Corriere della Sera che il piccolo era blu in viso e faticava a respirare. In pochi secondi il ragazzo si è trasformato in eroe, ricordando le manovre di Heimlich viste online, ha premuto il corpo del bambino per tentare di sbloccare le vie aree del piccolo prima di chiamare il 118.
“Vedevo che respirava a fatica, aveva gli occhietti sgranati, era rimasto senza ossigeno, come in apnea, quelli del 118 mi hanno guidato al telefono. Mi domandavano in che condizioni fosse, mi hanno detto di alzargli le braccia, di metterlo seduto, sono stati fantastici: il tempo di portarlo giù in strada, e sentivo già le sirene delle ambulanze. Quelli del 118 mi hanno riempito di complimenti“. Il ragazzo non ha lasciato da solo il piccolo vicino di casa nemmeno durante il trasporto in ospedale: “Fortunatamente aveva ripreso a respirare, piangeva, ma stava meglio”, ha raccontato al quotidiano.
Al termine della giornata, però, Simone ha dovuto giustificare la propria assenza all’interrogazione al professore di storia. In un primo momento il professore non aveva creduto alla sua versione, ma quando i docenti hanno capito che raccontava la verità, si sono dovuti ricredere. Ora gli aspetta un premio da parte dell’istituto tecnico: “Ne parleremo al consiglio docenti, Simone è un bravo ragazzo, alla fine del suo racconto ci siamo commossi tutti, lui compreso. La nostra è una scuola di periferia, un ambiente non facile, ma i ragazzi ci danno soddisfazioni enormi, che ci ripagano di tutti i nostri sacrifici”, ha garantito per lui la professoressa Elena Scomazzoni.