Strana disputa familiare quella tra una suora no-vax e il fratello, medico in pensione, che è tra i vaccinatori volontari del sistema sanitario. I loro battibecchi non sono rimasti privati, anzi, il medico ha pensato di segnalare la sorella, insieme alle altre cinque suore contrarie al vaccino del monastero di Montegalda (Vicenza), al Vescovo della Diocesi di Padova.
Stanco dell’atteggiamento della sorella in merito dei vaccini, l’ex medico 72enne ha scritto un’email: “Nonostante l’appello al vaccino del Papa e dei vescovi, avete un covo dei No Vax che spinge in tal senso, anche con foto ed appelli al limite del ridicolo. È il monastero Hanastasis di Montegalda, con la madre superiora che vive di cellulare e di quotidiana sciocca propaganda No vax. Il colmo è che è mia sorella”.
La replica della Diocesi non si è fatta attendere, come riporta l’Ansa: “Il vescovo stesso (e altri rappresentanti della Diocesi) in più occasioni si è espresso per questa scelta responsabile nei confronti di se stessi e degli altri”. Ma sul vaccino il richiamo della Chiesa “può essere esclusivamente alla responsabilità personale di ciascuno”.
L’ex medico, contattato dal Gazzettino, ha raccontato di gruppi WhatsApp no vax tra le suore: “Nessuna si sarebbe vaccinata e alla messa la domenica non vengono rispettate le disposizioni di legge, come l’obbligo di mascherine”, ha raccontato. E continua: “Da un anno è così. Mi infastidisce questa sua posizione. Mia sorella riceve messaggi No Vax e immediatamente li ricicla. Se non vuole vaccinarsi che si tenga per sé le sue idee. Ma le regole vanno rispettate“.
La suora 77enne però ha un’altra versione dei fatti e si difende dalle accuse: “Mi vaccinerò a settembre. Che fretta c’è? Avevo già informato il vescovo. Le mascherine? Le portiamo tutte. Rispettiamo le regole. I messaggi wathsapp? Non li scrivo io. Li ricevo e li inoltro. Il vescovo? Da lui non abbiamo ricevuto nessuna comunicazione”.
(foto: Pxhere)