Ecco le parole dei protagonisti dopo il pareggio per 1-1 tra Pisa e Cosenza.
Samuele Birindelli:“Abbiamo cercato di fare la migliore partita possibile portando il risultato a casa ma purtroppo non ci siamo riusciti. Da un po’ non riusciamo a chiudere le partite. In Serie B ormai sappiamo che tenere un’avversaria in partita è potenzialmente dannoso. Ci penalizza non sfruttare al massimo le situazioni che creiamo. Dobbiamo cercare tutti di essere un po’ più cattivi. La matematica non ci esclude neanche dalla promozione diretta, ma non dobbiamo pensarci, dobbiamo solo pensare a vincere col Frosinone. Ultimamente ci capitano anche molte sfortune che ad inizio non succedevano. So cosa pensano i pisani perché anche io sono il primo tifoso di questa squadra. Vedere tutto l’anno l’obiettivo vicino e averlo costantemente portare lì ti fa avere una voglia di dimostrare quello che vali. Come ha detto Gucher dobbiamo interpretare la partita di Frosinone cercando di vincerla con la testa e la mentalità per vedere all’ultimo quello che succederà. Ai playoff poi sarebbero tutte finali. Sinceramente non pensavo che potesse essere questo l’epilogo di un campionato così equilibrato. Sapevamo che nessuno potesse ammazzare il campionato, ma sinceramente non mi aspettavo tutto questo equilibrio. Tutto è ancora aperto e staremo a vedere”.
Robert Gucher:“Innanzitutto faccio un grosso in bocca al lupo da parte della squadra per Caracciolo: le sue lacrime non sono positive e sappiamo che è un giocatore fondamentale per noi. Nello spogliatoio c’è tanta delusione e tante teste basse, ma per me è un segnale positivo perché la squadra ci teneva. Quando sei li che punti ad andare in paradiso è normale che qualcosa ci sia mancato. Aver fatto gol ci avrebbe fatto chiudere la partita, mentre non averlo fatto espone sempre a pericoli. L’annata rimane estremamente positiva, fino adesso nessuno pensava alla Serie A diretta e nonostante tutto proveremo a vincere a Frosinone. Deve uscire lo spirito del Pisa per questo finale di campionato. Dobbiamo crederci e i tifosi con il loro striscione dopo la partita lo hanno reso evidente. Lorenzo quando all’inizio dell’anno faceva tanti gol aveva la strada spianata ed era su tutti i giornali, solo che è andato un po’ in crisi, però è un ragazzo giovan e con le caratteristiche che ha lui secondo me in Italia non esiste uno così. Quando i giovani sono così bisogna far capire come funziona il calcio. La fortuna sua e lo dico da quando è arrivato è che si trova nella piazza giusta, crescerà sotto tutti i punti di vista e quando andrà via di qui avrà imparato a gestire emozioni ed alti e bassi, trovando una continua crescita e continuità. Dobbiamo ricaricare le pile per la partita di venerdì contro il Frosinone. Siamo una squadra che spende tanto e ha speso tanto, siamo tanti in squadra che possono giocare titolari. Per i playoff non sarà un problema. Chiunque ci sarà si farà trovare pronto. Il ritiro? Eravamo un po’ preoccupati all’inizio, erano andati via in tanti. L’obiettivo era quello di andare partita dopo partita. Poi abbiamo vinto e abbiamo trovato la consapevolezza di capire che non eravamo inferiori a nessuno. Il campionato rimane estremamente positivo. Ora è importante per noi è affrontare la gara di Frosinone come fosse la prima finale di tutte le gare che poi ci aspetteranno”.
Luca D’Angelo:” La partita avremmo meritato senz’altro oggi di vincerla, abbiamo creato tantissimo non rischiando nulla se non un tiro di Caso nel primo tempo. Non abbiamo avuto la fortuna, tra salvataggi sulla linea e traversa, nemmeno un po’ la freddezza di tradurre in rete alcune occasioni. Lucca ha avuto un comportamento non idoneo e ho preferito non convocarlo, ma domani torna a disposizione della squadra. Dobbiamo avere atteggiamenti in linea tutti quanti. Mi abbatto quando la squadra non gioca bene e non è il caso di oggi perché la squadra ha giocato una bella partita. Il rigore? Un rigore come quello si può dare, ne abbiamo presi tanti, alcuni ridicoli, ma quello di oggi ci può stare. A volte non chiudiamo le partite, ma abbiamo ragazzi che hanno compiuto un campionato difficilissimo e non ci premia con la promozione diretta, ma andiamo con largo anticipo ai playoff. La scelta di giocare col 4-2-3-1 è stata una contromisura rispetto a quello che proponeva il Cosenza. Difficile stabilire la natura dell’infortunio di Caracciolo, dobbiamo valutarlo nei prossimi giorni. Bisogna sottolineare che questo è stato un campionato straordinario: a inizio stagione non c’era nessun giornale che parlava di promozione, solo il presidente Giuseppe Corrado. Gli unici che hanno capito tutto sono i tifosi, felici di quello che ha fatto la squadra. Se c’è uno che vuole andare in Serie A sono io, qualcuno dice che il Pisa non voglia andarci ma sono tutte sciocchezze. Ho 51 anni e se non ci vado oggi di sicuro non ci vado mai più”.