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Terremoto in Emilia: 10 anni fa la prima forte scossa

Erano le 4.03 del 20 maggio di dieci anni fa quando un boato, seguito da una forte scossa di terremoto di magnitudo 5.9, ha squarciato il silenzio di una notte di primavera nel cuore della pianura emiliana. La scossa, con epicentro nella Bassa modenese, nel territorio di Finale Emilia, venne distintamente avvertita anche nel resto della Regione, specie nelle provincie modenese, ferrarese, reggiana e mantovana, in Lombardia, e in tutta l’Italia settentrionale.

La gente si riversò in strada in preda alla paura. E la paura aumentò quando appena nove giorni dopo, il 29 maggio, alle 9.00 e poi alle 13.00, il terremoto tornò con due scosse superiori alla magnitudo 5.
In totale il sisma provocò 28 vittime accertate, per crolli, malori e ferite. Centri storici cancellati, gente che in un secondo ha perso la propria abitazione, le proprie certezze e chi anche i propri cari. Ma la popolazione emiliana ha subito trasformato quella paura, quel dolore in voglia di ricominciare e si è immediatamente rialzata, rimboccandosi le maniche per ripartire più forte di prima, unendo forze e obiettivi, in uno straordinario slancio di solidarietà.

Nella mattinata di oggi, venerdì 20 maggio, in occasione del decennale, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sarà proprio nei luoghi più colpiti dal sisma, a Medolla e a Finale Emilia, dove inaugurerà la “Stazione Rulli Frulli”, sede del gruppo musicale emiliano, simbolo di inclusione sociale.

Questa sera a partire dalle 19.00, nell’ambito di una cerimonia che si svolgerà in Piazza Baccarini a Finale Emilia, verrà conferito un riconoscimento a Radio Bruno per l’aiuto e la vicinanza che la nostra emittente dimostrò nei confronti della popolazione colpita dal sisma con il progetto “Teniamo Botta“.

Federica Boccaletti 

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