Pronti via e l’Arezzo si rende pericoloso con un tirocross di Cartisani, ma gli amaranto rispondono subito con Lo Faso, che, da distanza ravvicinata, colpisce il palo di destro. Il Livorno si fa vedere anche con un sinistro di Neri, ma a passare in vantaggio, al 25′, sono gli aretini, con Gucci che, lasciato colpevolmente solo in mezzo all’area, insacca di testa sugli sviluppi di un corner.
La gara, già in salita, diventa una montagna da scalare per il Livorno tre minuti più tardi, quando Benassi, già ammonito, entra in maniera scomposta su Pattarello ricevendo il secondo giallo. L’Arezzo, forte della superiorità numerica, continua a premere e colpisce il palo al 32′ con un bel sinistro dal limite di Zona, mentre la formazione di Esposito prova a farsi vedere con Lucarelli. Proprio Lucarelli, nel recupero, si fa però espellere per un fallo da dietro, lasciando i suoi in nove ad un passo dell’intervallo, prima che Castiglia insaccasse il tap-in del due a zero.
Nella ripresa il Livorno, costretto alla doppia inferiorità numerica, si limita a fare da sparring partner e l’Arezzo, in completa gestione dei ritmi della gara, cala il tris in contropiede al 63′ con Cartisani, dopo che Castiglia, qualche minuto prima, aveva colpito la traversa con un bel sinistro dal limite. E lo stesso Cartisani, all’82’, firma anche il poker.
Un’umiliazione per gli amaranto, che, al triplice fischio finale, abbandonano il campo tra i fischi dei propri tifosi.