D’Angelo: “Ho poco da dire oggi. Il regolamento c’è ed è scritto. Ho fatto stampare la regola e dice testualmente che quando il gioco è interrotto dall’arbitro e causa l’inizio di una promettente fase d’attacco allora va fermato il gioco. La cosa grave è che a fine partita, ci è stato detto da lui e un altro collaboratore che la regola era stata invece interpretata in maniera corretta. L’unica possibilità sarebbe stata che l’arbitro ammettesse l’errore, ma ciò non è avvenuto. Anche Caracciolo è stato espulso, solo per aver solo chiesto di andare al var a vedere l’episodio incriminato. Detto questo la prestazione è stata eccellente da parte della squadra che ha giocato più di 80 minuti in inferiorità numerica e il Bari, pur avendo il dominio della palla, ha tirato solo una volta in porta con Cheddira oltre al gol segnato. Difensivamente parlando abbiamo fatto bene perché la squadra è rimasta corta. Probabilmente il Bari ora è la squadra favorita per i playoff, tenendo conto che dovrà giocare la semifinale di ritorno in casa. Abbiamo una rosa composta di tanti giocatori, abbiamo tutte le possibilità di vincere ad Ascoli se giochiamo con intensità. La squadra dal punto di vista agonistico non è mai mancata”.
Giovanni Corrado: “Venivamo da una brutta sconfitta, ma oggi voglio fare un plauso ai ragazzi, rimanere in dieci per oltre ottanta minuti, andare in vantaggio e poi tenere il risultato di parità fino alla fine è stato eccellente. Per quanto riguarda l’ultimo episodio, sarebbe bello vedere per una volta il mondo arbitrale fare mea culpa e ammettere l’errore tecnico, darebbe un grande segnale. Il regolamento parla di azione promettente e l’arbitro cambia totalmente il verso dell’azione, l’arbitro dice di non essersi reso conto del tocco e ce lo dichiara a fine partita, eppure mette il fischietto in bocca, ma non fischia. Faremo le nostre valutazioni nei prossimi giorni su eventuali ricorsi, oggi col tocco dell’arbitro è stata falsata una partita. Ad Ascoli tutta la rabbia che ci porteremo dentro sarà trasformata in energia. Abbiamo dimostrato di andarcela a giocare con chiunque senza niente da dimostrare a nessuno”.