Cornice di grande festa al Maradona, la Fiorentina riserva il suo tributo ai campioni d’Italia con il pasillo de honor, una piacevole novità per il nostro calcio.
Contesa aperta e ritmata già in avvio: Jovic sembra avere voglia di lasciare il segno, ma non ha fatto i conti con l’altrettanto desideroso ex della gara Gollini, che gli ferma ogni tentativo. Meglio i toscani in avvio, l’unico tentativo del Napoli nella prima mezz’ora è portato da Elmas, mentre Osimhen viene marcato a vista dai centrali ospiti. Nel quarto d’ora finale della frazione viene fuori il Napoli: Di Lorenzo ha una bella chance al 33′ ma strozza la conclusione, prova a emergere anche Osimhen ma non va oltre un colpo di testa fuori misura e un tiro di prima sull’esterno della rete. Si ferma Lozano appena prima del recupero: problema fisico per lui dopo uno scontro con Amrabat, la sua partita finisce prima del previsto. All’intervallo è 0-0.
Grandi manovre negli spogliatoi, Spalletti opera addirittura un triplice cambio. E arrivano subito frutti: il neo-entrato Lobotka si avventa su un rinvio corto di Terracciano costringendo Amrabat al fallo da rigore, ma il portiere ospite si fa perdonare ipnotizzando Osimhen dagli undici metri. Non è un episodio isolato: nel secondo tempo il Napoli entra in campo con un altro piglio, l’occasione per sbloccare il match capita ancora sul destro di Osimhen, ma stavolta è la traversa a dirgli no. Altro rigore per il Napoli, stavolta procurato da Kvaratskhelia: il tiratore è lo stesso, Osimhen, ma l’esito è differente, gol e 1-0 Napoli. La rete scioglie le gambe degli azzurri e inaugura di fatto la festa Scudetto anticipata, con collaborazione di Gonzalez che divora il potenziale 1-1 da due passi. Il Napoli gioca con il cronometro e con l’attesa dell’esplosione di gioia dagli spalti, l’ultima occasione del match per i viola capita a Kouame ma la spreca.