Da quando è nata, e per 16 lunghi anni, una ragazza non ha potuto parlare a causa della sindrome genetica di Nager, tra le più rare al mondo, che provoca la fusione della mandibola al cranio, non consentendo l’articolazione necessaria ad aprire la bocca.
Ora la ragazza ormai 16enne, grazie a un delicatissimo intervento chirurgico, è tornata a parlare. L’operazione, estremamente complessa e durata 10 ore, è stata svolta all’Ospedale San Marco di Catania da una equipe di venti tra i chirurghi maxillo-facciali più esperti d’Italia. Nella giovane paziente è stata impiantata una protesi in titanio molto costosa e tra le opere di bioingegneria più moderne.
“Siamo orgogliosi di questo intervento – spiega il professore Bianchi, professore dell’Unità Operativa Complessa di Chirurgia Maxillo-facciale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria “Policlinico G. Rodolico – San Marco” – Massimo Robiony è un luminare del settore, è colui che ha presentato per la prima volta le protesi facciali in pediatria appena quattro anni fa. Insieme al nostro preparatissimo staff del San Marco, abbiamo lavorato per mesi allo studio della situazione della nostra straordinaria signorina, con l’ausilio delle nuove tecnologie tridimensionali a disposizione, fino al lieto epilogo del delicatissimo intervento”.