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L’AMICHEVOLE | L’Empoli è sprecone e sfortunato (2 legni), la Sampdoria è cinica e passa con un gol per tempo. Caputo fallisce un rigore.

EMPOLI (3-4-2-1) – 23 Vasquez; 2 Goglichidze (dal 37′ st 35 Marianucci), 34 Ismajli, 26 Viti; 11 Gyasi (dal 28′ st 7 Shpendi), 32 Haas (dal 28′ st 5 Grassi), 6 Henderson, 3 Pezzella (dal 28′ st 13 Cacace); 10 Fazzini (dal 20′ st 30 Stojanovic), 27 Esposito (dal 20′ st 19 Ekong); 9 Caputo (dal 20′ st 29 Colombo). A disp. 12 Seghetti, 22 Chiorra; 14 Guarino, 20 Donati, 38 Sodero, 39 Popov. All. Roberto D’Aversa

SAMPDORIA (3-4-2-1) – 1 Ghidotti; 2 Bereszynski, 6 Romagnoli (dal 20′ st 15 Ferrari), 5 Vulikic (dal 39′ st 23 Barreca); 7 Venuti (dal 41′ st 13 Girelli), 4 Yepes (dal 20′ st 25 Meulensteen), 10 Bellemo (dal 31′ st 14 Kasami), 3 Ioannou (dal 20′ st 24 Giordano); 8 Akinsanmiro (dal 20′ st 21 Benedetti), 11 Borini (dal 20′ st 19 Tutino); 9 Coda (dal 31′ st 18 La Gumina). A disp. 12 Ravaglia; 16 Ricci, 17 Zeqiraj, 20 Stoppa. All. Andrea Pirlo

Arbitro: Sig. Gianluca Aureliano di Bologna (Cecconi-Giuggioli | IV Uff.le Crezzini)

Marcatori: al 45′ 9 Coda (S); al 33′ st 21 Benedetti (S).

Note: Angoli Empoli 3 Sampdoria 5. Spettatori: 1.500.

 

L’Empoli cade in casa nell’ultima amichevole precampionato contro la Sampdoria, con il “Re” dei punteggi nelle sconfitte: 0-2. Ma sia chiaro un concetto, almeno in termini di produzione il risultato è bugiardo, e non racconta in maniera veritiera l’andamento dell’incontro. La Sampdoria ha avuto tre nitide palle gol, la prima all’ultimo minuto della prima frazione ed è passata in vantaggio, le altre due nella ripresa, ed in una delle quali ha chiuso il match. Gli azzurri, invece, hanno fallito un rigore sullo 0-0 con Caputo che ha colto una traversa piena, colpendo un altro legno (Pezzella) e divorandosi almeno altre quattro occasioni potenziali da rete.

Scendendo nei dettagli si vede che la squadra è ancora molto appesantita dai forti carichi, e che D’Aversa lavora tantissimo, così come è tangibile che la dirigenza dovrà ancora lavorare tantissimo in sede di mercato. Mancano almeno cinque calciatori: un altro portiere di un certo spessore da affiancare a Vasquez (dato anche l’infortunio di Perisan, ndr), qualcosa in mezzo al campo, qualcosa davanti (specialmente se qualcuno parte) e almeno un calciatore di talento che possa illuminare il gioco, perché in questo senso la squadra appare un po’ troppo “piatta”.

LA PARTITA – La partenza dell’Empoli è di quelle importanti, tanto che dopo appena una manciata di minuti gli azzurri hanno l’occasione di portarsi in vantaggio. Tutto nasce da un’iniziativa di Pezzella sulla sinistra (a proposito l’ex Atalanta è sembrato il più in palla di tutti, ndr), che si beve un avversario e dal lato corto dell’area di rigore serve un assist per Esposito. Il fresco ex blucerchiato è toccato duro da un avversario e per Aureliano, appostato a pochi passi è calcio di rigore: dal dischetto Caputo tira centrale e forte, ma colpisce una clamorosa traversa piena. Si resta così sullo 0-0.

Passano cinque minuti e, intorno al quarto d’ora, l’Empoli costruisce di nuovo un’altra clamorosa occasione da rete. Ancora una volta è Pezzella ad ispirare sulla sinistra, il suo traversone velenoso attraversa tutta l’area di rigore blucerchiata e viene raccolta dalla parte opposta da Gyasi; l’ex Spezia però spara a botta sicura sul corpo del portiere Ghidotti, fallendo così un’occasione monstre.

I ritmi calano con il passare dei minuti, il caldo e l’umidità, sommati alla stanchezza per i lunghi carichi di lavoro che si protraggono ormai da un mese si fanno sentire. Intorno alla mezzora la partita si vivacizza nuovamente. Merito del doriano Ioannou che al 31′ con un’iniziativa personale sulla sinistra impegna con un tiro in diagonale, indirizzato all’angolino opposto, l’estremo azzurro Vasquez che devia in angolo.

Dall’angolo della Samp nasce un ribaltamento di fronte con l’Empoli che minaccia l’area di rigore blucerchiata con Henderson: il bolide dello scozzese è però respinto dalla difesa ligure, sul proseguo dell’azione Caputo combina con Esposito che tenta un tiro a giro sul palo più lontano dal vertice sinistro, sul quale Ghidotti imita il collega mandando in angolo. Sugli sviluppi dell’angolo Caputo, appostato sul secondo palo dove la palla era stata indirizzata da Henderson, è anticipato di un soffio.

La partita sembra spegnersi in un finale di prima frazione diventato sonnacchioso. Improvvisamente, e proprio nell’ultimo giro di lancette, gli ospiti passano. Punizione da posizione defilata sulla destra, da circa trentacinque metri, palla tesa in area, difesa azzurra ferma, Vasquez immobile tra i pali e Coda che sbuca da dietro e di testa appoggia in rete.

SECONDO TEMPO – L’Empoli scende in campo con il piglio di chi è deciso a recuperare la partita, e quasi con l’agonismo da partita vera, come se ci fosse qualcosa di importante in palio. E’ una mentalità chiesta e voluta da D’Aversa. Al 6′ Esposito calcia una pericolosa punizione dal vertice destro, con il pallone che si stampa sul palo alla sinistra di Ghidotti.

Al 10′ Fazzini, che indossa proprio la maglia numero dieci, ruba palla a centrocampo e lancia Esposito in profondità in posizione centrale, lo scuola Inter si sposta leggermente palla al piede verso sinistra e calcia verso Ghidotti che riesce a neutralizzare il tiro.

Ancora Empoli pericoloso al 20′ con il solito Pezzella, il numero tre azzurro si inventa esterno d’attacco e con un tiro rasoterra incrociato sul palo più lontano sfiora un più che meritato gol del pareggio.

Dopo una girandola di cambi, tre per parte in cui nell’Empoli si vedono Ekong, Colombo e Stojanovic in luogo di Caputo, Fazzini ed Esposito (22′), al 25′ è di nuovo l’Empoli a rendersi pericoloso nell’area di rigore avversaria.

E’ proprio il nuovo entrato, e all’esordio in maglia azzurra, Lorenzo Colombo a tentare una mezza rovesciata verso la porta della Samp: l’ex Milan però non è fortunato con un difensore che respinge il tentativo, ma la palla però resta agli azzurri che in una manovra d’attacco insistita palleggiano bene e mettono Pezzella nelle condizioni di poter andare a segno. Il laterale sinistro stoppa il pallone in area, prende la mira e sfiora l’incrocio dei pali.

La seconda vera palla gol della Samp, dopo il gol di Coda, arriva al 28′: è il nuovo entrato Meulensteen ad impegnare con un tiro dai venticinque metri Vasquez in una non semplice respinta in tuffo. Dopo un’altra girandola di cambi azzurri con Grassi, Shpendi e Cacace al posto di Pezzella, Gyasi e Haas, altre due clamorose palle gol dell’Empoli.

Al 31′ Ekong dal limite dell’area manda di poco sopra la traversa, e due minuti dopo ancora Ekong si vede respingere sulla riga di porta un suo tiro rasoterra a botta sicura, l’azione prosegue e lo stesso calciatore azzurro di testa da centro area spiazza Ghidotti ma manda il pallone di un soffio rispetto al palo alla destra dell’estremo blucerchiato.

La dura legge del gol, come recitavano gli 883 negli anni novanta dello scorso secolo, si manifesta puntuale al minuto trentatré. Magistrale contropiede Samp sulla base di tre passaggi, giocata dell’ex Tutino che assiste in posizione avanzata Benedetti il quale, dalla linea di fondo, appoggia il pallone in rete beffando Vasquez, che però non copre bene il primo palo e non è proprio immune da responsabilità.

A dodici minuti dalla fine la partita è oggettivamente chiusa, anche perché i segnali di una serata “stregata” quanto a fase realizzativa non fanno pensare positivo. L’Empoli però, è giusto sottolinearlo, ha il merito di volerci provare in tutti i modi. Così al 36′ è Henderson direttamente su punizione, conquistato da Colombo a due passi dall’area di rigore, a fare la barba al palo.

La sequela di interruzioni per le innumerevoli sostituzioni operate da entrambe le panchine, ed una Samp disposta ora a non far giocare per portare a casa un risultato prestigioso per il proprio precampionato, di fatto “ammazzano” completamente la sfida.

Finisce così, finisce 2-0 per i blucerchiati: ma la partita di oggi è stato veramente calcio d’agosto.

Fonte: gabrieleguastella.it

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