Ci ha lasciato a 87 anni Alfio Tofanelli, giornalista professionista di fama nazionale con il quale abbiamo avuto preziose collaborazioni. Era nato a Coreglia Antelminelli (a Bagni di Lucca era stato un giovane vicesindaco), ma montecatinese a tutti gli effetti. Giunse in città quando il Montecatini di Tullio Pancioli approdò in C e puntava a farsi conoscere oltre la Toscana. Così Tofanelli fu scelto come qualificato portavoce.
Andò a vivere con la famiglia alla Casina Rossa, dove è sempre rimasto. All’epoca era una delle firme di punta del Guerin Sportivo di Italo Cucci, dopo aver iniziato come cronista sportivo sui campi del calcio toscano per poi approdare alla Gazzetta dello Sport.
Per il Guerin era l’inviato domenicale alla partita più importante in serie C. Seguì tre Mondiali (1986, ’90, ’98) e due Europei (1988 e ’92) oltre a finali di Champions e Coppa Uefa. Grazie a Tofanelli, Montecatini diventò un centro importante per il mondo del calcio.
Dopo la felice direzione di una rivista sportiva toscana, aprì un’agenzia giornalistica e cominciò a pubblicare le riviste Tutto C, Tutto B e Tuttocalcio, per poi creare l’agenzia d’informazione Atc che collaborò anche con La Nazione. Nella sede di via Garibaldi spesso si potevano incontrare i protagonisti del calcio che, in ritiro in città, andavano a salutare il direttore Tofanelli.
L’agenzia diventò in breve il trampolino di lancio per tanti cronisti: Sandro Sabatini (Mediaset), Gianfranco Coppola (Rai), Antonio Barillà (La Stampa) Francesco Gensini e Antonio Giordano (Corriere dello Sport) oltre a Filippo Laico, Leonardo Gensini, Marco Tortelli, Simone Lucarelli, Maris Matteucci, il nipote Nicola Nucci e il figlio Riccardo, giornalista professionista.
Nacquero altre pubblicazioni di successo come Supertifo, unica voce dei supporters, ma soprattutto l’annuale Almanacco che raccoglieva le statistiche del calcio nazionale che solo l’agenzia Tofanelli era in grado di elaborare grazie a un «esercito» di collaboratori e a un enorme archivio tecnologicamente all’avanguardia.
Il sogno di Alfio sarebbe stato proprio far diventare Montecatini la capitale del calcio. Lascia la moglie Giuliana, i figli Fabiana e Riccardo, la nuora Francesca, la sorella Sonia e i carissimi nipoti Elia e Rachele oltre a tanti amici. Ai familiari le condoglianze della redazione sportiva di RadioBruno.