Anche l’Emilia-Romagna dichiara guerra allo scoiattolo grigio, animale originario del Nord America, inserito nell’elenco delle specie esotiche invasive.
Introdotto in Europa e in Italia dall’essere umano, oltre a rappresentare una minaccia per la specie autoctona, sarebbe responsabile di notevoli danni agli alberi e alle coltivazioni, in particolare ai noccioleti.
Lo scoiattolo grigio può anche “predare uova e nidi di uccelli e competere con specie forestali autoctone per l’uso di cavità arboree”.
Dopo Liguria, Lombardia, Piemonte e Umbria, che da tempo hanno avviato il progetto EC-SQUARE per l’eradicazione del mammifero, ora si aggiunge anche l’Emilia-Romagna: la Giunta Regionale ha deciso di piazzare delle gabbie-trappole con esche alimentari al confine con la Lombardia e con il Veneto, in particolare nella zona del Delta del Po: gli scoiattoli grigi presi saranno infine abbattuti in loco. Altre specie di animali eventualmente catturate saranno liberate subito sul posto. (fotografia generica di scoiattolo grigio, di Jennifer Uppendahl su Unsplash)
Soluzione corretta e totalmente condivisibile sarebbe necessario applicarla in modo sistematico anche alle specie aliene vegetali
Quando la mano dell’uomo ( che crede di essere sapiente), modifica la presenza zoologico negli ambienti, senza prima valutare eventuali concause che possono emergere, ecco che poi si deve correre ai ripari. Vediamo anche l’introduzione dello scoiattolo dalmato, ( nero) è un assassino nei confronti del nostro scoiattolo rossiccio). Ci sono solo scoiattoli neri ora sul territorio. Provincia Rimini zona Valmarecchia fino alla Toscana. Un bel guadagno per la specie indigena.