Il 13 novembre 2018 un uomo, classe 1954, a cui era stato diagnosticato un cancro al pene, si sottopose all’amputazione dell’organo genitale presso l’ospedale San Donato di Arezzo, a seguito di una prima visita nel medesimo ospedale in ottobre.
Secondo quanto sostengono i legali dell’uomo però, gli esami istologici tardivi sui tessuti prelevati hanno evidenziato l’assenza di una patologia tumorale al pene.
Il paziente ha così deciso di muoversi per vie legali chiedendo un risarcimento per l’enorme danno subito.
A finire sotto accusa è l’urologo che nel 2018 operò l’uomo e che ora, come riporta il Corriere di Arezzo, deve presenziare in tribunale il 9 marzo per l’udienza preliminare.
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