Preparava ogni giorno il caffè all’ex moglie “correggendolo” con una dose di farmaco anticoagulante, che la donna prendeva sotto prescrizione medica, con il rischio di provocarle emorragie se in sovra-dosaggio. Oltre a questo, alla bevanda veniva aggiunto anche un vasodilatatore con il presunto obiettivo di aggravare le emorragie.
Si aggrava la posizione dello chef ultra-quarantenne arrestato lo scorso venerdì, a Faenza, con l’accusa di tentato omicidio pluriaggravato, maltrattamenti e violenza sessuale nei confronti della moglie dalla quale si è separato.
Le azioni del cuoco sono state documentate attraverso delle intercettazioni video in cui si vede preparare il caffè per l’ex moglie, versando una dose doppia del farmaco vasodilatatore. Come riporta Il Resto del Carlino, attualmente l’uomo si trova in custodia cautelare nel carcere di Modena, su richiesta del pm titolare del fascicolo Cristina D’Aniello.
Le indagini erano scattate su segnalazione della ex moglie, che si era insospettita per le improvvise premure del marito e il terribile sapore del caffè che le veniva offerto. La donna si era rivolta ai Carabinieri in cerca di aiuto. Il marito ha negato tutte le violenze e i maltrattamenti e ha ricondotto l’uso dei farmaci alla volontà di “far assumere la terapia alla moglie per farla stare più tranquilla”.
Dai controlli risulta che il cuoco sia destinatario di un reddito di cittadinanza, motivo per il quale è stata avanzata per lui dai militari una segnalazione alle autorità competenti per arrivare alla cessazione dell’erogazione del beneficio.
(foto da PxHere)