Per coprire degli ammanchi in cassa, la direttrice dell’ufficio postale nel Bresciano ha inscenato una finta rapina. La donna aveva chiamato i carabinieri e descritto nel dettaglio le dinamiche e il presunto rapinatore: un uomo di 1,75 m vestito di scuro, di corporatura media e dalla carnagione olivastra. Come riporta Skytg24, la direttrice aveva raccontato: “Armato di taglierino mi ha costretto all’orario di chiusura a rientrare nell’ufficio postale, mi ha rubato l’incasso di 7.000 euro e mi ha chiuso a chiave dentro al bagno. Mi sono liberata rompendo la porta a vetri, ferendomi”.
Il racconto però non ha convinto i militari di Calcinato (Brescia) e dalle indagini sono emerse tutte le incongruenze tra il racconto e i rilievi nell’ufficio postale. I carabinieri sono giunti alla conclusione che il reato non era mai stato commesso. La direttrice aveva approfittato delle precauzioni per il contenimento del Covid-19, in questo periodo sono sospesi i controlli in cassa, per prendere del denaro in più occasioni, fino ad arrivare alla cifra di 7mila euro. Somma che non è mai riuscita a restituire e da qui l’idea della rapina.
La direttrice dell’ufficio postale è stata denunciata per simulazione di reato, procurato allarme e appropriazione indebita aggravata.
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