Oltre a dominare le classifiche di tutto il mondo con la canzone “Dynamite”, 114 milioni di fan hanno seguito online il concerto dei BTS, un evento virtuale spinto proprio dal successo del nuovo singolo, prima canzone interamente in inglese, che ha totalizzato la bellezza di 460 milioni di visualizzazioni su YouTube e che ha guadagnato la vetta della classifica dei 100 singoli più venduti negli Stati Uniti.
I BTS, primo gruppo sudcoreano a debuttare al numero uno nella storia della Billboard Hot 100, sono stati premiati per aver contribuito con la loro musica a rinforzare le relazioni tra Usa e Corea del Sud si sono però attirati l’ira della Cina. Non sono state apprezzate le dichiarazioni del frontman sulla Guerra di Corea del 1950-53, definita una “storia di dolore” che causò il sacrificio di “innumerevoli uomini e donne”. La guerra contrappose le forze sudcoreane e statunitensi a quelle della Corea del Nord e della Cina.
Tanti fan cinesi si sono detti delusi e offesi dalle sue dichiarazioni. Samsung ha fatto scomparire le pubblicità degli smartphone e degli auricolari griffati BTS dalle piattaforme di e-commerce cinesi Tmall, JD.com e Weibo. Lo stesso vale per Hyundai e Fila, altri brand sponsorizzati dalla band.