Seguito dal club azzurro da ben tre stagioni, cioè da quando un giovane sedicenne aveva iniziato a mettersi in mostra e segnare tanto con la Primavera del Cesena, appena promosso dalla formazione Under 17 (la Berretti per intendersi, ndr).
Era l’estate del 2020, il campionato sarebbe iniziato a settembre, quasi subito rispetto alla fine di quello precedente, ed il club azzurro impegnato a festeggiare a dovere il centenario con Alessio Dionisi in panchina in poche settimane stava costruendo quella che poi sarebbe risultata la squadra vincitrice della Serie B.
Dopo tre anni, con l’Empoli in Serie A alla caccia della “storiA”, quelle tanto agognate tre salvezze consecutive nella massima divisione, sotto la guida tecnica di Paolo Zanetti, e di nuovo con il club intento nella costruzione della nuova rosa.
Una rosa in cui potrebbe esserci spazio per Stiven Shpendi, ovvero quel giovane sedicenne di cui vi abbiamo accennato. Albanese di origini, già nazionale dell’Albania, due presenze in C nel 2021/22, trascinatore a suon di gol del Cesena Primavera verso la Serie A di categoria (romagnoli poi retrocessi nella stagione appena conclusa senza però Shpendi, ndr); numeri ancora più importanti nella C conclusa un mese fa, con la serie B sfumata solo nella semifinale contro il Lecco: trentuno presenze, dodici gol, tre assist.
Numeri che hanno attirato l’attenzione di numerosi club che si sono accodati all’Empoli, primo vero assoluto estimatore del ragazzo. Così su di lui sono piombati in ordine il Palermo, poi il Pisa, che ha cercato senza successo di farsi spalleggiare dalla Juventus troppo affaccendata in altre vicende, la Lazio, la Ternana e timidamente il Brescia.
La sensazione è che il ragazzo in realtà avesse già scelto da molto tempo, forse da sempre: l’Empoli. Prima eventualmente c’era da conquistare la B con il Cesena, e magari giocarla con i romagnoli per fare esperienza, per poi arrivare al “trampolino” Empoli.
Il ragazzo aveva scelto, il Cesena però voleva monetizzare il massimo. Il cambio nei quadri societarì del club romagnolo non aveva favorito la questione: poi l’insediamento del nuovo DS bianconero. Quel Fabio Artico che qui abbiamo conosciuto nell’Empoli “spallettiano” di fine anni novanta: un giovane Artico in rampa di lancio, a cui venne rifilata una gomitata fortuita nell’esultanza per il gol di Martusciello nella vittoria di Firenze, sotto lo spicchio dei tifosi empolesi.
Torniamo a Shpendi. Arriva ad Empoli a titolo definitivo per due milioni di euro e un accordo che prevede il versamento nelle casse romagnole del 20% in una futura rivendita. Dopo un rialzo di poco inferiore al mezzo milione di euro nell’ultimo mese e mezzo, frutto di una mini-asta che si è creata nel tempo dilatato tra il riassesto dei quadri del Cesena e i numerosi club che poi si sono affacciati alla “finestra”.
Il suo arrivo non preclude l’arrivo di un altro attaccante: Piccoli, Caputo, Shpendi e poi una quarta punta (Cheddira?) formeranno il roster degli attaccanti. L’albanese classe 2003 arriva ad Empoli con un piccolo acciacco fisico: infiammazione agli adduttori.
Alto un metro e ottanta, nato ad Ancona nel maggio di vent’anni fa esatti, con il fisico longilineo ed i muscoli in costruzione: punta centrale, assolutamente punta, decisamente punteros. I consigli di Caputo saranno preziosi, Empoli gli farà bene, l’Empoli sarà il suo trampolino di lancio…
Fonte: gabrieleguastella.it