Caparezza si è arreso, almeno per il momento, all’acufene. Da anni Michele Salvemini, vero nome dell’artista, soffre di acufene, disturbo dell’udito che fa percepire un rumore, un ronzio, nella propria testa o nelle orecchie in assenza di uno stimolo acustico, e di ipoacusia, che non gli permette di percepire bene suoni e parole. Un vero problema per chi, come lui, ha fatto della musica la sua vita.
A pochi giorni dall’inizio del tour, l’artista ha voluto parlare apertamente di questi disturbi ai fan, annunciando che, per ora, questi potrebbero essere gli ultimi concerti che farà. Forse non per sempre, ma almeno per un lungo periodo.
In un’intervista al Resto del Carlino, l’artista ha spiegato: “Soffrendo di acufene e ipoacusia non posso più fare lunghi giri di concerti come accadeva in passato”. Ha poi continuato con la rivelazione che ha sconvolto i fan: “Faccio questi venti e mi fermo. Non posso rischiare troppo”.
Una decisione sofferma, ma purtroppo inevitabile: “A me questo continuo fischio ha modificato l’udito. Lì per lì, quando ho scoperto di non poter più ascoltare la musica in cuffia, sono andato in crisi, pensando al mio corpo come a una prigione. Così ho provato di tutto, pillole, iniezioni, psicoterapia, ma alla fine ho capito che dovrò semplicemente tenermelo e magari pensare ad altro, distrarmi”.