La notizia che non avremmo mai voluto darvi e che siamo costretti a scrivere. Dopo praticamente due mesi di lotta al covid, Fausto Gresini ci lascia con 60 anni appena compiuti.
Tutta la Gresini Racing si stringe intorno alla famiglia, la moglie Nadia e i figli Lorenzo, Luca, Alice e Agnese…e alle innumerevoli persone che hanno avuto l’occasione di conoscerlo e apprezzarlo.
Quando è arrivato il comunicato, ho pensato ad un’ altra fake news e invece “Faustino nostro”, ci ha davvero lasciato. Se ne è andato un Campione del Mondo, un Team Manager apprezzatissimo, un Amico e Uomo vero, che amava le sue origini. Per cinquanta cinque giorni, ha lottato con questo mostro invisibile (… e qualche demente pensa ancora che il Covid sia tutta una montatura!!!), alternando speranze di ripresa, ad improvvisi aggravamenti.
“Se ti dico cavolate, puoi tagliarle?”. Emozionatissimo, ricordo la sua prima intervista radiofonica all’ autodromo di Imola. Due volte campione del mondo della classe 125 e altrettante piazze d’ onore, alle spalle di Cadalora e Capirossi (… compagno di squadra, Loris ancora lo ringrazia per il determinante aiuto nella corsa al titolo). Poi Team Principal e fondatore del “Gresini Racing Team”: ha trionfato nella 250, in Moto 3, Moto 2 e Moto E.
Grande scopritore di talenti, ha guidato campioni come Alex Barros, Sete Gibernau, Marco Melandri, Colin Edwards, Toni Elias, Alex Deangelis, Enea Bastianini, Jorge Martin e Matteo Ferrari: cinque titoli mondiali, 56 gare vinte e 171 podi. E non sono mancati i momenti terribili, i maledettissimi incidenti mortali in corsa di Kato e Simoncelli, nel massimo del loro splendore. E sono certo che lassù, sta già facendo a “sportellate” con i suoi ragazzi Daijiro e Marchetto e questo, spero aiuti e conforti l’amatissima famiglia.
Ciao Fausto.
di Gigi Ravaglia