Cieco assoluto finisce a processo dopo che, durante un pedinamento, gli uomini della Guardia di Finanza, avevano notato come il 60enne si fosse girato per ammirare una giovane ragazza, incrociata sul marciapiede.
L’episodio è accaduto nel marzo del 2018 e l’intera vicenda viene raccontata da La Repubblica: per il 60enne torinese l’accusa è di essersi intascato, senza averne diritto, circa 30mila euro nei quattro anni in cui ha percepito la pensione di invalidità. Secondo il pm, l’uomo aveva dichiarato la condizione di “cieco assoluto”, presentando documentazione clinica che attestava “un quadro patologico non corrispondente al vero”, inducendo in errore la commissione medica.
Da parte sua il 60enne nega la truffa, secondo la difesa soffrirebbe di una malattia genetica che gli avrebbe causato una riduzione progressiva della vista: “Quello che probabilmente è stato ignorato dagli inquirenti è che non bisogna essere in una condizione di buio totale ovvero di non vedere proprio nulla, per essere dichiarati ciechi”, ha detto il suo legale, come riporta La Repubblica. (fotografia generica di persona cieca, particolare della foto di CDC su Unsplash)