L’effetto travolgente di “aTUTTOCUOREplus ultra”, capitolo conclusivo in edizione speciale dell’opera-show di Claudio Baglioni, la più visionaria ed emozionante nella storia della musica popolare italiana, continua a crescere. Dopo il trionfale successo dei 41 eventi, che hanno rubato il cuore a oltre 500mila persone e segnato il commiato di Baglioni dalle grandi arene outdoor e indoor, all’ARENA DI VERONA si terranno 8 imperdibili concerti il 19-20-21-22-25 -26-27-28 settembre.
Questi imperdibili appuntamenti nell’anfiteatro scaligero rappresentano il congedo di Claudio Baglioni dall’Arena di Verona e celebrano l’anniversario del loro incontro. Un connubio nato cinquant’anni fa, che si radica nella storia di una città simbolo dell’amore romantico di tutti i tempi e che accoglie l’eccezionale evento outdoor dell’artista che, con le sue esibizioni, ha incantato molte notti veronesi.
I biglietti sono disponibili su TicketOne.it e nei punti vendita e nelle prevendite abituali (per info www.friendsandpartners.it).
Per questo straordinario “plus ultra”, secondo capitolo dei 1000 giorni del “giro d’onore” che accompagnerà il congedo dalla scena live di Baglioni, “aTUTTOCUORE” vivrà in un’edizione speciale ancora più strabiliante, favolosa, ancora oltre: un’ulteriore impresa per avvicinarsi al limite massimo dell’arte e della perfezione e al confine estremo del concetto stesso di Opera.
Il tour, dopo il debutto outdoor allo Stadio del Foro Italico di ROMA, ha toccato l’Arena di Verona, il Velodromo Paolo Borsellino di Palermo, l’Arena della Vittoria di Bari. Il percorso indoor è iniziato alla Vitrifrigo Arena di PESARO ed è proseguito con 5 date al Forum di MILANO, 3 date all’InAlpi Arena di TORINO, 2 date all’Arena Spettacoli Fiera di PADOVA, 2 date all’Unipol Arena di BOLOGNA, 3 date al Nelson Mandela Forum di FIRENZE, 3 date al Pala Sele di EBOLI, 1 data al Modigliani Forum di LIVORNO per terminare con 6 live consecutivi al Palazzo dello Sport di ROMA.
In “aTUTTOCUOREplus ultra” energia e passione si fondono per creare l’armonia perfetta tra musica, canto, danza, spazio, suono, performance, costumi, movimenti scenici, giochi di luce e immagini tridimensionali con la direzione artistica e la regia teatrale di Giuliano Peparini.
Rileggendo e fondendo insieme l’intuizione di Richard Wagner del teatro-totale a quella, elaborata da Walter Gropius, del teatro ricavato rimodulando spazi e architetture già esistenti, “aTUTTOCUOREplus ultra” dà vita a uno spettacolo ambientato in un futuro a-temporale, con citazioni che partono dalla notte dei tempi per muovere fino a epoche futuribili. Il cuore vitale, palpitante e inarrestabile dei protagonisti di queste vertiginose salite e discese lungo l’immaginaria scala del tempo, batte per restituire un cuore a questo presente che sembra averlo smarrito, e ricordare che l’unico tempo reale e che vale davvero la pena di vivere è quello che ha la velocità, la cadenza e il ritmo del battito del nostro cuore: il metronomo con cui battere il tempo a tempo di musica, il solo orologio con l’ora esatta, il solo a cui dare retta.
Tutto, sul palco e intorno al palco, è ricerca di bellezza. Bellezza che semina bellezza. La musica, innanzitutto, grazie a una scaletta mozzafiato che raccoglie 38 straordinari successi senza tempo di un repertorio che non ha eguali dell’Artista che ha segnato indelebilmente la storia della musica del nostro Paese, ricco di brani-manifesto che sono entrati a far parte del linguaggio e della cultura italiani e che continuano a regalare fascinazioni, emozioni e nuove energie a tre generazioni. Ma bellezza sono anche le coreografie, i 550 costumi originali, disegnati e realizzati appositamente per questi live, i movimenti scenici, la statuaria fisicità dei ballerini, l’energia e vitalità dei performer, le proiezioni e gli spazi e i tagli di luce creati dai 450 corpi illuminanti programmati dal light designer Ivan Pierri.
Sull’immenso spazio scenico 3D, nel quale tutte le dimensioni – orizzontalità, verticalità, profondità – vengono esplorate ed esaltate, la narrazione fonde i linguaggi del cinema e del teatro. Racconti per immagini, sviluppati, per la prima volta in un live di Baglioni, su grandi schermi e atmosfere, costumi e tatuaggi tribali che richiamano pellicole come “Mad Max” o “Codice Genesi” si mescolano, infatti, al ruolo e agli interventi di un coro che si ispira alla tragedia greca e a imponenti movimenti scenici che richiamano gli allestimenti teatrali delle rappresentazioni operistiche. Ben un centinaio, infatti, gli artisti sul palco: 21 polistrumentisti e 80 performers.