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Coronavirus: Bon Jovi al lavoro come lavapiatti nel proprio ristorante

In questo momento difficile Jon Bon Jovi sfida la quarantena per poter dare una mano ai più bisognosi. L’emergenza sanitaria da Coronavirus ha colpito duramente anche gli Stati Uniti e anche lì si è scelto di chiudere i ristoranti, ma non le loro cucine, a disposizione per l’asporto e per servire la comunità con un menù limitato.

Jon Bon Jovi è proprietario di due locali nel New Jesrsey, i JBJ Soul Kitchen, che hanno la particolarità di non avere il prezzo per le portate nel menù. Infatti, chi si reca nei suoi ristoranti, è invitato a lasciare una donazione a piacere (consigliata una quota base di 20 dollari), così da contribuire anche per chi non ha la possibilità di farlo, oppure di fare volontariato lavorando nel ristorante. Ad oggi, si sono serviti quasi 106.000 pasti, divisi in maniera quasi uniforme tra quanti hanno pagato e chi ha invece offerto opera di volontariato.

Tra tutti i volontari, però, spicca proprio il proprietario intento al lavoro nel locale di Red Bank, immortalato in un post sul profilo ufficiale del ristorante, con questo messaggio: “Se non puoi fare quello che fai… fai quello che puoi!”.

 

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If you can’t do what you do… do what you can!

Un post condiviso da Soul Kitchen (@jbjsoulkitchen) in data:

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