La Gran Bretagna corre ai ripari e dà una “risposta immediata” alle preoccupazioni per l’incremento dei contagi da Covid-19.
Si è così deciso di mettere in atto lockdown mirati: le nuove restrizioni (contatti sociali, orari dei pub ed altri locali pubblici) riguardano due milioni di persone del Nord-Est del Paese.
Succede a quattro giorni dall’introduzione della regola del sei, vale a dire il numero massimo di persone con le quali è consentito radunarsi sia all’aperto che al chiuso.
La decisione, ha spiegato il Ministro della Sanità britannico, Matt Hancock, vuole essere una risposta in zone con tassi di infezioni nettamente superiori alla media nazionale: dopo il giro di vite introdotto nella settimana scorsa in città come Birmingham, Bolton o Leicester, ora le restrizioni si estendono anche ai Comuni di Newcastle e Sunderland, nelle aree del Northumberland, di North e South Tyneside, di Gateshead e della contea di Durham.
Intanto il Direttore Regionale per l’Europa dell’Oms, Hans Kluge, mette in guardia e parla di “una situazione molto grave”. In Europa, dice, i casi settimanali di coronavirus “hanno superato quelli segnalati a marzo”.
