Abbandonare il proprio animale domestico non è solo un atto ignobile e di inaudita crudeltà, dal momento che spesso lo si condanna a morte certa o comunque, nella migliore delle ipotesi, a grandi sofferenze, ma è anche un reato penale e in base all’articolo 727 del codice penale, si rischia l’arresto fino a un anno e multe fino a 10mila euro (“Chiunque abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività è punito con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro. Alla stessa pena soggiace chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura, e produttive di gravi sofferenze”).
E purtroppo nonostante questo sono sempre troppi gli abbandoni di gatti, cani, conigli, etc, specie nel periodo estivo, quando improvvisamente l’animale da compagno di vita diventa un fastidioso impedimento per le proprie vacanze.
Ma come si deve comportare un cittadino che dovesse imbattersi in un animale abbandonato? Lo abbiamo chiesto a Moira Balbi, delegato Oipa di Parma e provincia: “Purtroppo tutte le estati ci troviamo di fronte a questo problema e tutte le estati i Comuni cercano di fare rete per avere un numero di emergenza, a cui si può fare riferimento nel caso in cui in città venisse trovato un animale abbandonato o anche solo smarrito. L’Emilia-Romagna è una regione all’avanguardia in questo senso e quasi tutti i Comuni hanno un portale, all’interno del quale viene riportato un numero di telefono attivo 24 ore su 24. Se comunque non si riesce a trovare questo numero dedicato è sufficiente chiamare la Polizia Locale, che a sua volta attiverà i numeri di recupero. Se invece ci dovessimo trovare in autostrada o su strade provinciali allora bisogna avvertire sempre e comunque le Forze dell’Ordine, anche attraverso i numeri brevi (115, 113 o 112) e, se è possibile, cercare di mettere l’animale in sicurezza, nel totale rispetto di tutte le norme di tutela personale e del traffico, per non creare ulteriori problemi agli altri o a se stessi.
Per ciò che riguarda gli animali selvatici, che non hanno il problema dell’abbandono, ma sempre più spesso arrivano nei centri abitati a causa del periodo particolarmente siccitoso, per cercare un minimo di refrigerio e un po’ d’acqua, esistono i CRAS (centri recupero animali selvatici): per trovare il numero è sufficiente andare su internet, digitare CRAS e il nome della provincia in cui ci si trova”. (fotografia generica, di Louis-Philippe Poitras su Unsplash.com)
Federica Boccaletti