Scatta da domani, primo luglio, la stretta sui pagamenti in contanti. Come previsto dal decreto fiscale, il tetto massimo scenderà da 3mila a 2mila euro. Ogni transazione di denaro uguale o superiore ai duemila euro (si potrà arrivare fino a 1.999,99) dovrà dunque essere tracciata, dovrà cioè avvenire tramite bonifico, strumenti digitali, bancomat, carte di credito o assegno.
E questo limite, che nel gennaio 2022 scenderà ulteriormente a mille euro, vale anche per le donazioni e i regali in denaro tra genitori e figli.
Salate le multe che saranno da 2mila a 50mila euro per la parti contraenti e da 3mila a 15mila euro per i professionisti che non fanno le segnalazioni. Questo per operazioni fino a 250mila euro: oltre, i contraenti rischiano una sanzione da 15mila a 250mila euro.
I limiti però non si applicano ai prelievi o ai versamenti sul proprio conto corrente, dal momento che in questo caso non si tratta di scambio di denaro tra soggetti diversi.
Una misura questa attraverso la quale il Governo vuole contrastare l’evasione fiscale e il riciclaggio di denaro.
Sempre da domani scatta l’obbligo per i professionisti, commercianti e artigiani, di accettare pagamenti con bancomat o carte di credito: è previsto un credito d’imposta nella misura del 30% dei costi sostenuti per l’installazione e la gestione dei pos.