Lunedì 15 giugno riapriranno i cinema, i teatri e i centri estivi per i bambini seguendo le linee guida che sono state approvate dalla Conferenza Stato Regioni e che verranno allegate al Dpcm che disciplina la Fase 3, ma non mancano le polemiche.
CINEMA E TEATRI
Per gli spettacoli al chiuso saranno consentiti al massimo 200 posti, mentre per quelli all’aperto potranno essere mille. Rimane l’obbligo di indossare le mascherine per il pubblico e per gli operatori che organizzano l’accesso ai posti a sedere e agli artisti. Pubblico, operatori e artisti dovranno mantenere il distanziamento sociale di almeno un metro, ci sarà l’obbligo di indossare le mascherine e gli ambienti dovranno essere puliti e igienizzati tra un evento e l’altro nell’arco della stessa giornata. Dovrà essere consentita un’aerazione naturale, un buon ricambio d’aria e gel disinfettante accanto a tastiere, schermi touch e sistemi di pagamento. Sarà vietato consumare cibo e bevande durante lo spettacolo, preferibilmente i biglietti saranno venduti online e in biglietteria senza uso di contanti.
Queste sono le misure decise il 17 maggio, regole che molti locali al chiuso considerano penalizzanti per poter aprire in estate, preferendo una ripartenza a settembre. Come riporta l’Ansa, l’Anec (l’associazione degli esercenti cinematografici) scrive in una nota: “sono stati fatti passi avanti con la deroga al distanziamento interpersonale per la visione con i propri familiari, ma il permanere dell’obbligo dell’uso della mascherina anche dopo aver preso posto in sala rimane incomprensibile. Le misure per le sale cinematografiche impongono il distanziamento di almeno un metro e, così come previsto in altre attività commerciali, si ritiene che al momento della occupazione del posto in sala il cliente possa rimuovere la protezione delle vie aeree, al pari di quanto definito per il settore della ristorazione”. Inoltre il consumo di prodotti durante la proiezione fanno parte integrante dell’esperienza del cinema e rimangono uno dei cardini dell’economia del cinema, che in questo modo verrebbe a mancare. In queste condizioni, secondo l’Anec, molti cinema rimarranno chiusi la prossima settimana.
DISCOTECHE
Si torna a ballare nelle discoteche all’aperto, ma mantenendo una distanza di due metri in pista e uno da fermi. La capienza dei locali verrà dimezzata per evitare assembramenti all’ingresso, si dovrà prenotare e pagare online l’ingresso e sarà vietata la vendita di bevande al bancone. Molti locali in tutta Italia trovano che queste siano regole troppo restrittive e molti hanno già pensato di aprire come locali da ascolto di musica e intrattenimento, anche con il dj alla consolle.
CENTRI ESTIVI
Ripartono anche i centri estivi per bambini con almeno tre anni, anche se in Emilia Romagna e Veneto i centri hanno già aperto. Gli ingressi dovranno essere scaglionati per evitare affollamenti e verrà verificata la temperatura ai bambini. Nei centri si cercherà di rimanere il più possibile all’aperto, sarà obbligatorio lavarsi spesso le mani e si rispetterà la distanza di un metro. In alcuni casi sarà obbligatorio indossare la mascherina e i bambini saranno divisi per fasce d’età e in gruppi, in modo mantenere un rapporto di un operatore ogni cinque bambini. Dai 6 agli 11 anni, il rapporto diventa di un operatore ogni sette bambini, mentre per gli adolescenti, dai 12 ai 17 anni, il rapporto sarà di un operatore ogni dieci ragazzi.