L’Agenzia europea del farmaco (EMA) ha dato il via libera all’immissione in commercio condizionata nell’Unione Europea di un nuovo vaccino anti-Covid: si tratta di Nuvaxovid, prodotto da Novavax, un vaccino di tipo “tradizionale” a base di proteine. È il quinto autorizzato in Europa.
Dopo un’approfondita valutazione, il Comitato per i medicinali a uso umano (Chmp) dell’EMA ha concluso che i dati sul vaccino “erano solidi e soddisfacevano i criteri dell’UE per l’efficacia , la sicurezza e la qualità”.
Novavax viene somministrato alle persone che abbiano compiuto i 18 anni, tramite due iniezioni a distanza di tre settimane l’una dall’altra, di solito nel muscolo della parte superiore del braccio.
Sull’efficacia del vaccino sono stati condotti due studi (uno in Messico e negli Stati Uniti e l’altro nel Regno Unito): i due risultati presi insieme, precisa Ema in una nota, “mostrano un’efficacia del vaccino per Nuvaxovid di circa il 90%. Il ceppo originale di SARS-CoV-2 e alcune varianti preoccupanti come Alpha e Beta erano i ceppi virali più comuni in circolazione quando gli studi erano in corso. Attualmente sono disponibili dati limitati sull’efficacia di Nuvaxovid contro altre varianti preoccupanti, incluso Omicron”.
“Gli effetti indesiderati – si legge nel comunicato – osservati con Nuvaxovid negli studi sono stati generalmente lievi o moderati e sono stati eliminati entro un paio di giorni dopo la vaccinazione. I più comuni erano dolorabilità o dolore al sito di iniezione, stanchezza, dolori muscolari, mal di testa, sensazione generale di malessere, dolori articolari e nausea o vomito.
La sicurezza e l’efficacia del vaccino continueranno a essere monitorate man mano che viene utilizzato in tutta l’Ue, attraverso il sistema di farmacovigilanza dell’Ue e ulteriori studi da parte dell’azienda e delle autorità europee”. (fotografia generica di vaccinazione, di Steven Cornfield su Unsplash)