Donatella Rettore si è lasciata sfuggire commenti duri verso alcuni colleghi in gara, come lei, alla scorsa edizione del Festival di Sanremo. Intervistata da Il Messaggero, l’artista veneta, che non ha paura di dire la sua, ha sparato a zero su Achille Lauro, Irama e Rkomi commentando le loro performance.
Achille Lauro non è stato tra i suoi preferiti, come si legge sul quotidiano: “Si auto-battezza in diretta tv? I tempi sono cambiati e ogni stagione ha i suoi frutti. Come sono quelli di oggi rispetto al passato? Direi peggiori. Achille Lauro non lo reputo neppure un cantautore: può fare film, quadri in cui si trafigge”.
Anche Rkomi e Irama hanno subito la stessa sorte, anche se per la voce di “Ovunque sarai” il commento si è limitato al suo outfit: “Rkomi? E chi è? Ah era a Sanremo con me… Ah sì? Non ci ho fatto caso. A Sanremo c’era pure il pescatore. Quello là. Come si chiama? Si è presentato sul palco indossando una rete da pesca. Esatto, lui, Irama. È stato bravo: ma come si era conciato?!”.
Mentre per Emma Marrone sono arrivate lusinghe e una piccola critica rivolta ai suoi autori: “Trovo che Emma sia una grande cantante e una grande donna: peccato sia servita male dagli autori che scrivono per lei”.
La Rettore non si è risparmiata, arrivando a puntare il dito anche contro Gianni Morandi e la Rai, come si legge su Il Messaggero: “Figli e figliastri? Evidentemente sì. Io non sono un’istituzione come Morandi e Jovanotti. Volevo cantare dei miei successi e invece mi hanno detto di cantare ‘Nessuno mi può giudicare’ di Caterina Caselli. Non c’è stato niente da fare. Mi hanno detto che era una canzone più divertente. Evidentemente Rai1 doveva promuovere il film su Caterina”.
(foto: pagina Facebook di Donatella Rettore)
