E’ stata la giornalista del TG5 Simona Branchetti, la prima ospite del Fidenza Village Book Club, il nuovo format d’intrattenimento a carattere culturale promosso dal centro outlet che ha sede nel parmense. L’idea è quella di proporre momenti di incontro e confronto su temi di attualità attraverso il racconto di affermate autrici.
Simona Branchetti, venerdì scorso, 29 gennaio, nel pomeriggio ha infatti, presentato il suo libro “Donne!!! E’ arrivato lo Smartworking” in cui l’autrice approfondisce un fenomeno, innescato dalla pandemia e dalle relative restrizioni, che per l’Italia si è dimostrato essere un modello quasi sconosciuto. Accolte nelle pagine del libro tante testimonianze tutte al femminile e rappresentanti svariati ambiti. Personalmente è stato un piacere intervistare l’autrice, tra le giornaliste di punta di Mediaset, su un tema che seguo e approfondisco io stessa da tempo.
A Simona Branchetti ho innanzitutto chiesto una breve retrospettiva sul primo appuntamento. Come è stato? Come è andata?
“Donne! E’ arrivato lo smartworking!” donne, Simona, ne vogliamo parlare!?
C’è, mi sembra, un’incomprensione di fondo perché si parla tanto di smartworking però le caratteristiche di questa modalità di lavoro, è più simile al telelavoro che allo smartworking
Infatti sulla carta sarebbe la vera chiave di volta per sopperire ai tanti problemi che le donne hanno da sempre esposto. Tu Simona hai parlato di stress, con il diritto alla sconnessione. Infatti c’è da considerare anche quella tipologia di persone che per loro caratteristiche emozionali non sarebbero abili ad utilizzare questa tipologia di lavoro, persone sotto questo punto di vista più fragili
L’ideale sarebbe che si sviluppino attenzioni specifiche verso le risorse umane
Infine Simona direi che il tuo libro Riflette su un fenomeno per l’Italia nuovo, Riporta dati e consiglia anche su come affrontare il lavoro in smartworking
Patrizia Santini