Si risveglia da un ictus e parla italiano ma con un accento straniero, per la precisione slavo. E’ la rarissima sindrome, detta appunto “Sindrome da accento straniero“, che ha colpito un 50enne italiano dopo avere avuto un ictus circa tre anni fa.
Risvegliatosi, l’uomo completamente guarito da un punto di vista clinico, non ha riportato alcun deficit cognitivo permanente ed ha iniziato a parlare la sua lingua, ma con un accento straniero a cadenza slava, benché il 50enne non avesse mai soggiornato in Paesi con quelle caratteristiche fonetiche.
Il suo caso, spiega l’equipe guidata da Konstantinos Priftis, del Dipartimento di Psicologia Generale dell’Università di Padova, è stato approfonditamente studiato per ben tre anni (la ricerca è stata pubblicata sulla rivista Cortex).
La sua particolarità consiste nel fatto che l’ictus ha colpito la parte destra del cervello, mentre quella relativa alla produzione del linguaggio è posta nel lobo frontale sinistro.
“Il confronto tra pre ictus e post ictus,– hanno spiegato Priftis e Laura Barachetti, Usc Neuropsichiatria Infantile ospedale Papa Giovanni XXIII – ha evidenziato dopo il danno cerebrale, la sostituzione di suoni di vocali e consonanti della madrelingua con altri non identificabili con la cadenza italiana”.