Elisa ha devoluto l’incasso di 230.000 euro ai musicisti e alla crew che l’ha seguita nel tour estivo, nato proprio per sostenere i lavoratori e le loro famiglie. L’impresa dell’artista ha conquistato anche la stampa internazionale, infatti di lei ha parlato anche IQ: “L’artista italiana Elisa ha raccolto 230.000 euro da un tour di otto date, organizzato a sostegno della sua band e della sua troupe”. Elisa, il suo management e l’agenzia di booking hanno rinunciato ai propri compensi per poter devolvere tutto ai lavoratori dei suoi live. Secondo quanto riporta la rivista inglese, la cantante ha raccolto 190.000 euro da distribuire a musicisti e troupe, oltre a 40.000 euro da devolvere ad un fondo che sostiene altre crew del mondo della musica e dello spettacolo.
Per Elisa però è stato un gesto dettato dal cuore: “Alcuni membri del mio gruppo tecnici e musicisti, sono con me da quando ho fondato la mia band, circa 23 anni fa; sono come la mia famiglia e si sarebbero trovati in grave difficoltà se non avessi preso questa decisione. Questo è il momento in cui dobbiamo fare qualcosa e non aspettare che lo faccia qualcun altro”.
E i complimenti le arrivano anche da Alan Fabbri, sindaco di Ferrara, città in cui erano programmate due date del tour dell’artista: “Congratulazioni alla cantante Elisa, che abbiamo avuto il piacere di avere a Ferrara per due date, per la scelta di devolvere 230mila euro del suo tour italiano a favore di troupe, tecnici, musicisti, lavoratori dello spettacolo. Un gesto nobile e di altissimo valore in un momento di estrema difficoltà per il settore, fortemente penalizzato da chiusure e limitazioni. Penso che la grandezza di un artista si misuri anche da gesti di questo tipo. Siamo fieri di aver ospitato nella nostra città una persona che ha messo in campo questa sensibilità e questa attenzione per i lavoratori. Mi auguro che il gesto di Elisa sia di stimolo al governo, affinché preveda adeguati sostegno e aiuti a migliaia di professionisti, fonici, elettricisti, tecnici del suono, tecnici della sicurezza, personale del backstage e, in generale, a tutti i lavoratori del ‘dietro le quinte’, fortemente penalizzati dai blocchi e dalle restrizioni. Il settore dello spettacolo è fatto di tanti lavoratori silenziosi e muove un importante indotto che va tutelato”.
Non é stata l’unica. Anche Nek ha devoluto tutti i soldi dei suoi concerti ai lavoratori dello spettacolo. E lui é stato uno dei primi a decidere di fare queste poche date live.
Anche Nek Filippo Neviani ha devoluto tutto il suo compenso del tour “Solo chitarra e voce” ai musicisti e tecnici ed è stato uno dei primi a dare il via a quest’iniziativa
Ma non aveva licenziato chitarrista e tastierista a due giorni dal tour senza preavviso?