Come ogni anno il Festival del Turismo Responsabile IT.A.CÀ migranti e viaggiatori fa tappa a Brescia e provincia con un calendario di eventi messo a punto dalla Cooperativa Mistral di Brescia ed il supporto di numerosi partner tutti sensibili al tema della sostenibilità e di un approccio responsabile al viaggio e alla valorizzazione del territorio in tutte le sue declinazioni. Il
festival IT.A.CÀ è ormai giunto alla quindicesima edizione e dal 2019 è diventato un appuntamento fisso anche per Brescia e provincia. Premiato dall’Organizzazione Mondiale del turismo dell’ONU per l‘eccellenza e l’innovazione nel turismo: IT.A.CÀ, IL PRIMO E UNICO FESTIVAL IN ITALIA SUL TURISMO RESPONSABILE, invita a scoprire luoghi e culture attraverso itinerari a piedi e a pedali, workshop, seminari, laboratori, mostre, concerti, documentari, libri e degustazioni per lanciare un’idea di turismo più etico e rispettoso dell’ambiente e di chi ci vive. Un cammino unico in tanti territori diversi, per trasformare l’incoming in becoming. Coniugando la sostenibilità del turismo con il benessere dei cittadini.
Brescia, quest’anno insieme a Bergamo Capitale Italiana della Cultura, si può anche definire capitale del lavoro, trovandosi infatti ai primi posti nella classifica delle città economiche italiane, con una delle più basse percentuali di disoccupazione.
Non solo “tondini”, certo, ma nemmeno solo monumenti e paesaggi da godere in modo frettoloso e superficiale. Brescia con le sue Valli, i laghi e le montagne, è anche lo specchio dei suoi abitanti, che con la loro generosità e attitudine all’impegno l’hanno portata ad essere una delle città più vive e attive del nord Italia.
Quest’anno ci focalizzeremo sulle persone, oltre che sui luoghi, persone del presente e persone del passato che hanno fatto grande la “Leonessa d’Italia”.
Coglieremo il carattere e l’essenza dei bresciani, l’impegno nel sociale, nella cooperazione e nella solidarietà. Degusteremo i prodotti del nostro territorio e ci divertiremo andando a riscoprire personaggi della storia in divertenti cacce al tesoro ribattezzate per l’occasione Bresciacaching.
.TUTTA UN’ALTRA STORIA / LE COMUNITA’ RACCONTANO I TERRITORI
Questo è il tema scelto per il 2023
Siamo chi siamo, ma anche chi raccontiamo di essere. Perché le storie narrate o che ci narriamo danno un senso alle nostre vite e alla Storia delle società in cui viviamo. Perché “la storia siamo noi – canta De Gregori – siamo noi che scriviamo le lettere, siamo noi che abbiamo tutto da vincere e tutto da perdere”. Che storie ci stiamo raccontando, dunque, quando siamo in viaggio o quando restiamo a casa? In che modo proviamo a dare un ordine al caos del mondo? Quale immaginario ci invita ad agire in modo responsabile verso un mondo che appare sempre più depredato e ammalato?
Se le storie che raccontiamo a noi stessi e agli altri ci aiutano a comprendere la realtà e a trovarci un senso, la pandemia di questi anni e le relative implicazioni ci costringono ad affinare la capacità di raccontarsi per gestire delusioni, traumi, conflitti personali e collettivi.
La sedentarietà obbligata ha ristretto i confini alle nostre case e alla nostra stessa pelle. Oggi che abbiamo ripreso a interagire con gli altri e viaggiare, con un ritmo ancora più frenetico di quello precedente, come sono cambiate le storie che (ci) raccontiamo rispetto a ieri?
E’ tornato tutto come prima o abbiamo imparato qualche lezione che proviamo a mettere in atto? Oggi più che mai le parole per raccontarci sono importanti. Cosı̀ come le relative pratiche che ne conseguono. Che si tratti del nostro rapporto con la vacanza o con lo sviluppo del territorio, con l’ospitalità verso lo straniero o la solidarietà nei confronti di chi sopravvive ai margini, è tempo di ripartire dal piccolo, dal personale, dal locale, per restituire voce e spazio alle storie vive (o che hanno vissuto) su un territorio.
Partire dalle storie come esercizio di prossimità, per affrontare le sfide globali (dalla crisi climatica alla guerra) a partire dal locale; accogliere e raccogliere narrazioni capaci di restituire senso di comunità, conoscenza, esperienza.
Tutta un’Altra Storia è ascolto, cura, riflessione collettiva, capacità di mettere in luce il capitale spaziale e culturale che esiste a partire dalle relazioni, siano esse fisiche o virtuali.
Narrazioni e contro-narrazione, per costruire o decostruire, aggregare o svelare, ripensare il nostro modello di sviluppo curando le relazioni di prossimità, in ottica intersezionale e decoloniale.
Le comunità raccontano i territori
Il tema proposto pone l’accento sul particolare valore che può avere per il turista farsi raccontare i territori in cui si reca direttamente dalle comunità che ci vivono (e ci hanno vissuto).
Raccontare di persona una storia – la propria storia – ed ascoltarla, porre domande e dare risposte guardandosi negli occhi, e infine stringersi la mano per salutarsi, può restituire il piacere della relazione umana “a tutto tondo” (cioè impegnando tutti i sensi) che stiamo dimenticando a causa della virtualizzazione dei rapporti, ridotti a connessioni e transazioni digitali.
E poi, cosa c’è di più bello che ascoltare il nostro interlocutore affermare, concitato: “ora ti dico io veramente come sono andate le cose…non è andata proprio così…è tutta un’altra storia”!
dove trovare il programma del festival
link : www.mistralcoop.eu www.festivalitaca.net
contatti : info@mistralcoop.eu