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Ferrari: ai dipendenti premio fino a 13.500 euro

Volano i ricavi della Ferrari che ha chiuso il 2022 con un utile netto di 939 milioni di euro, in crescita del 13% sull’anno precedente. Le consegne totali sono pari a 13.221 unità, in aumento del 18,5% rispetto al 2021, i ricavi netti ammontano a 5 miliardi, in aumento del 19,3%. Lo riporta l’Ansa.
E l’azienda di Maranello darà ai suoi 5.000 dipendenti per il 2022 un premio di competitività fino a 13.500 euro, in aumento del 12,5% rispetto all’anno scorso quando era stato di 12.000 euro. Lo ha reso noto l’amministratore delegato Benedetto Vigna. “Sono molto contento, è un riconoscimento a tutto quello che fanno tutti i giorni“, ha commentato.
Il premio è parametrato sui risultati aziendali e sulle presenze.

È il più alto nella storia della Ferrari”, lo ha sottolineato, in un comunicato stampa, il sindacato Fim Cisl Emilia Centrale che oggi, insieme alle altre organizzazioni sindacali Uilm Uil e Fismic Confsal, ha incontrato l’azienda per analizzare l’andamento 2022, cioè i dati sulla produzione delle vetture, i risultati economici, della squadra corse e gli indicatori di qualità. Sono questi, infatti, i parametri con i quali si calcola il premio di competitività del Cavallino rampante.

L’anno scorso Ferrari ha prodotto 13.221 auto, un livello mai raggiunto in passato – dichiara il segretario generale della Fim Cisl Emilia Centrale Giorgio UritiGrazie anche agli eccellenti indicatori economici e di qualità, il premio sarà di 12.614 euro lordi.
Sull’ammontare del premio incide anche il numero delle assenze dal lavoro: con zero ore il premio aumenta del 7% (per un totale di 13.497 euro), da 1 a 64 ore di assenza è comunque garantito il 100% del premio. Tra i tanti risultati ottenuti attraverso la contrattazione, abbiamo concordato con l’azienda di non calcolare le assenze causate dalla pandemia – aggiunge il sindacalista Cisl – Inoltre per il quarto anno consecutivo, come fortemente richiesto da Fim, Uilm e Fismic, Ferrari non ha assorbito gli aumenti del contratto nazionale.
Questo si traduce in un’ulteriore erogazione alle maestranze”.

Il sindacato sottolinea come vi sia “una leggera differenza (64 euro) tra il premio per gli addetti della gestione sportiva, che non ha raggiunto il target più alto (il titolo mondiale costruttori) e quelli della gestione tecnica”.
Grazie all’impegno e alla professionalità dei lavoratori, Ferrari continua a macinare record quantitativi e qualitativi. Per questo – conclude Giorgio Uriti, segretario generale della Fim Cisl Emilia Centrale – ci aspettiamo che l’azienda ne tenga conto nel prossimo premio di competitività che andremo a contrattare entro la fine dell’anno”. (fotografia generica, di Christian Dubovan su Unsplash)

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