“Ho ancora la speranza che Saman sia viva”. Lo ha detto questa mattina, davanti al tribunale di Reggio Emilia, il fidanzato di Saman, poco prima dell’inizio dell’incidente probatorio a cui è stato sottoposto come testimone.
Come riportano l’Ansa e la stampa locale, il ragazzo di 21 anni, connazionale della 18enne scomparsa da fine aprile, è riuscito a dire solo poche parole poi ha ceduto alla commozione e il suo avvocato, Claudio Falleti, ha preso la parola: “Oggi è un giorno importante per cristallizzare la sua testimonianza e raccontare quello che ha sempre detto finora”, ha detto.
Il legale del 21enne ha inoltre lanciato un appello affinché il Pakistan cooperi con l’Italia per proteggere la famiglia del ragazzo in patria. “Il mio scopo è portare i genitori in Italia per farli stare più tranquilli”, ha precisato il legale, riferendosi alle minacce alla famiglia del 21enne da parte degli Abbas affinché il giovane interrompesse la relazione con Saman.
L’ipotesi della Procura è che la 18enne sia stata uccisa dalla sua famiglia per essersi ribellata a un matrimonio forzato, ma le ricerche del corpo da parte dei Carabinieri nelle campagne di Novellara, dove abitavano e lavoravano gli Abbas, non hanno dato alcun esito. (fotografia di repertorio)
