Diminuiscono costantemente, di settimana in settimana, i nuovi casi di Covid-19 in Italia, così come le ospedalizzazioni e i ricoveri in terapia intensiva, complice l’avanzare della campagna vaccinale ed anche la bella stagione. Ma preoccupa la variante Delta, responsabile di un deciso aumento di infezioni nel Regno Unito, così come in Russia.
E proprio su questo aspetto interviene la fondazione Gimbe, secondo cui è inaccettabile una gestione attendista rispetto alla variante Delta. La fondazione esorta, come riporta l’Ansa, a mettere in campo azioni decise contro la nuova mutazione, rivelatasi ben più contagiosa di quella Alfa (inglese). A preoccupare è il report del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie secondo cui la variante Delta determinerà il 70% delle nuove infezioni entro l’inizio di agosto ed il 90% entro la fine. Secondo la fondazione Gimbe è necessario mettere in atto “tempestivamente le misure raccomandate dall’Ecdc: potenziare sequenziamento e contract tracing, attuare strategie di screening per chi arriva dall’estero e accelerare la somministrazione della seconda dose negli over 60 e nei fragili”.
“Da 14 settimane consecutive – ha dichiarato Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe – si registra una discesa dei nuovi casi settimanali. Se la costante riduzione del rapporto positivi/casi testati conferma una ridotta circolazione del virus, la progressiva diminuzione dell’attività di testing sottostima il numero dei nuovi casi e documenta l’insufficiente tracciamento dei contatti, cruciale in questa fase della pandemia”. (fotografia generica di Mufid Majnun su Unsplash)