Donna di 31 anni ritrovata morta all’interno di un cassonetto e il fidanzato impiccato nella struttura in cui abitava.
E’ accaduto ieri a Bologna. A lanciare l’allarme, come riporta la stampa locale, sono state le coinquiline della 31enne, Emma Pezemo, originaria del Camerun, a Bologna dove studiava per diventare operatrice sanitaria. Non vedendola rientrare, hanno chiamato il suo fidanzato, Jacques Honoré Ngouenet, 43 anni, ma anche lui ha detto di non sapere dove fosse la donna, condividendo la preoccupazione delle coinquiline che a quel punto hanno chiamato la Polizia per denunciarne la scomparsa. Per prima cosa gli Agenti sono andati dall’uomo, attualmente ospitato dalla Comunità Papa Giovanni XXIII, in cura per problemi psichiatrici.
Poco dopo alcune persone avrebbero segnalato del sangue nei pressi di un cassonetto in via Togliatti all’interno del quale è stato trovato il corpo della 31enne fatto a pezzi utilizzando un’ascia o una mannaia.
L’ipotesi sulla quale sta lavorando la Squadra Mobile è che si sia trattato di omicidio-suicidio, anche se alcuni aspetti della vicenda devono ancora essere chiariti. A far pensare che si sia trattato di omicidio-suicidio anche un biglietto che l’uomo ha lasciato scritto in francese, dalle frasi un po’ sconclusionate, e che conterrebbe, secondo gli investigatori, elementi che fanno capire le sue responsabilità nel fatto.
Continuano le indagini: ulteriori elementi arriveranno anche dall’esame dei corpi. (fotografia di repertorio: auto della polizia dalla pagina Facebook della Questura di Reggio Emilia)