I telefonini diffondono il contagio e l’azienda decide di vietarli. Accade a Reggio Emilia: come riporta la stampa reggiana, a prendere questo provvedimento è stata la Ferrarini, fabbrica di prosciutti che, con un cartello affisso nello stabilimento di via Rivaltella, ha comunicato ai suoi dipendenti il divieto di portare i cellulari al lavoro. I telefonini, potenziali veicoli di contagio, devono essere lasciati in auto o, meglio ancora, a casa. Una decisione dettata dall’attuale situazione sanitaria.
Numerose le proteste dei lavoratori che si sarebbero rivolti ai sindacati; questi ultimi hanno avanzato una controproposta, una sorta di compromesso che consisterebbe nel dare la possibilità ai dipendenti di usare il telefono ma solo durante la pausa, per poi igienizzarsi bene le mani, prima della ripresa del lavoro.
“In reparto ci sono 150 persone e non è che possiamo controllarle tutte. Siamo riusciti a non avere nessun caso di Covid nemmeno durante il lockdown, non è questo il momento di abbassare la guardia. Anche se si ha il telefono in tasca, con la vibrazione, il rischio di distrarsi è alto. Da noi c’è chi lavora con dei coltelli in mano. Nel nostro stesso stabilimento di Parma la restrizione sui telefoni c’è sempre stata”, ha dichiarato Anna Giovanelli, responsabile del persona dell’azienda, al quotidiano Il Resto del Carlino.